Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2005
Durata:52 min.
Etichetta:Leaf Hound

Tracklist

  1. REEFER HAPPINESS
  2. NOT SO FAR
  3. HAZY SUBLIME
  4. TWILIGHT HIGH
  5. APPROACHING STRANGER ON THE ELECTRIC TRAIL OF DREAMS
  6. NO ISOLATION
  7. BEFORE THE MORNING COMES
  8. GREEN SONG

Line up

  • Yukito Okazaki: guitars, vocals
  • Tana Hugo: bass, vocals
  • Antonio Ishikawa: drums

Voto medio utenti

Il trio freak-stoner giapponese ancora una volta non si smentisce e non delude. Dopo essersi costruito il proprio seguito di nicchia grazie a due buoni albums quali "Spiritualized D" e "Share", con il nuovo lavoro cerca di allargare la propria sfera d'influenza nel variegato settore stoner.
Per prima cosa gli Eternal Elysium si sono recati a registrare negli States, in quello studio Donner & Blitzen che ha già visto la presenza di gente come Fatso Jetson, Goatsnake, Bjork, Oliveri, e molti altri della cerchia americana. Hanno metabolizzato l'ingresso della nuova bassista Tana, ma soprattutto hanno parzialmente corretto il tiro, sfumando parecchio la componente doom del proprio sound e puntando con decisione sull'heavy rock ultra-psych in pieno revival anni '70.
Jam-songs torrenziali, escapismi pirotecnici, groove torrido, energia granulosa, grande pathos lisergico, perfino qualche reminiscenza di acid-pop sessantiano, vedi la sballatissima "Before the morning comes" in bilico tra sciabolate chitarristiche hard rock e strambi cori "power-flower".
Come sempre in questo tipo di proposta la parte del leone tocca all'axeman Okazaki, uno spirito libero che vive la musica come una fluida dilatazione senza confini ma anche in possesso di un tocco vibrante e fantasioso, che non annoia neppure durante le estensioni più eccessive.
L'album è ricco di spunti interessanti, dalle progressioni ed i solismi heavy di "Reefer happiness", cantata in duetto da Yukito e Tana, all'atmosfera gravida di tensione sulfurea in "Not so far"; dall'ottimo connubio di cadenze massiccie e melodia ariosa in "Twilight high" al tiro sporco e selvaggio di "No isolation", piccola gemma di aggressività proto-metal.
Ma il vero capolavoro è riservato per il finale con la monumentale "Green song", sedici minuti di delirio mega-psych di primissima qualità che sanciscono l'episodio finora più ambizioso ed importante del trio nipponico.
Con questa gigantesca suite si chiude un lavoro che segna un'ulteriore progresso degli Eternal Elysium, gruppo che ha completato la sua maturazione e definito con precisione la propria identità. Disco di settore, ma ottimo livello qualitativo. Consigliato a chi apprezza cose del tipo M-Squad, Gas Giant, Josiah, Murder 1, ecc.

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