Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2018
Durata:38 min.
Etichetta:Punishment 18 Records

Tracklist

  1. EVOLUTION IN ACTION (DARWIN AWARDS)
  2. JOSEY WALES
  3. BROKEN BLACK STONE
  4. FAIL
  5. DEMONS INSIDE
  6. REFLECT THE DEATH
  7. CIRCLE OF HATE
  8. WRATH OF WAR

Line up

  • Francesco Ruvolo: vocals
  • Giacomo Cappellin: guitars
  • Ruben Crispino: guitars
  • Lorenzo Riboldi: bass
  • Marco Benedetti: drums

Voto medio utenti

I Rawfoil fanno Thrash Metal, e, per quando il titolo del loro esordio possa trarre in inganno, di evoluzione non ce ne è nemmeno l'ombra.
Nei trentotto minuti di "Evolution in Action" questa formazione lombarda non manca certo all’appuntamento con quelle sonorità dal legame indissolubile con il Thrash degli Eighties, ricco di mazzate, schitarrate imperiose e cantato abrasivo, con inevitabili rimandi, sia a formazioni più underground come Evil Dead o Sacrifice, ma anche a nomi importanti, come quello dei primi Death ma pure a quei Metallica e Megadeth richiamati su "Broken Black Stone", la marziale "Wrath of War" e soprattutto dai chiaroscuri di "Reflect the Death".

Sono comunque sempre evidenti gli sforzi messi in atto dai Rawfoil nel cercare di personalizzare e diversificare le singole canzoni, anche se non sempre le cose filano dal verso giusto. Così a fianco a tentativi più riusciti, incappiamo in episodi, dove le soluzioni sembrano esageratemene forzate e pertanto meno convincenti, e forse gli esempi più evidenti si trovano proprio ai due estremi del disco, nella titletrack posta in apertura, che dopo una partenza alla grande perde però le misure in un break scompaginato e un guitar' solo poco convincente, ma anche nella conclusiva "Wrath of War" quantomeno perfettibile nei chorus. Assolutamente efficace la prova del cantante Francesco Ruvolo, che non perde mai terreno, e lo conferma sugli episodi che fanno pendere la bilancia del disco a favore dei Rawfoil, su tutti "Josey Wales", la devastante "Fail" (dove le chitarre di Giacomo Cappellin e Ruben Crispino non lasciano alcun appiglio a critiche, ma solo a lodi per varietà e incisività) e "Demons Inside": un rullo compressore che comunque apre ad alcuni spiragli più ariosi, nei cori e nel guitarwork.

Trattandosi del loro primo album, si può essere più che soddisfatti, e se sapranno mettere meglio a fuoco i propri sforzi, i Rawfoil si toglieranno pure altre soddisfazioni.



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Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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