Uscito originariamente nel 1997 e pubblicato esclusivamente per il mercato giapponese, “
Heroes” è, per chi scrive, l’apice (finora) incontrastato della parabola artistica dei
Frontline, valorosa
band tedesca di
hard melodico che già con il debutto “
The state of rock” aveva dato prova di poter sfidare sul loro terreno preferito i colossi d’oltreoceano, aggiungendosi nell’impegnativa impresa a Scorpions, Zeno, Bonfire e Victory.
La ristampa rimasterizzata dell’albo (curata, come quella dell’esordio di cui abbiamo recentemente parlato, dal chitarrista del gruppo
Robby Böbel), consente a tutti gli estimatori del genere di apprezzare un’imponente collezione di splendide canzoni intense e sofisticate, pregne di suoni luccicanti e levigati, in grado di ammaliare fin dal primo contato chiunque ami trascorrere il suo “tempo di qualità” in compagnia di Journey, Strangeways e Loverboy.
Accentuata la componente squisitamente
AOR della loro proposta, con uno
Stephan Kämmerer che qui tenta veramente, e con notevole profitto, di emulare i timbri del leggendario
Steve Perry, i
Frontline sfornano un autentico gioiellino di lussuosa tensione espressiva, aperto dalle scintille “adulte” di “
Our love” e che con la sua
title-track offre una pregnante dimostrazione di enorme classe e di spiccata propensione “radiofonica”.
Il
groove “sintetico”, tipicamente
eighties, di “
Moving closer”, aggiunge un altro adescante tassello al godimento
cardio-uditivo, e se “B
reak my heart again” attiva, come da copione, benefici flutti di nostalgia romantica, con la
verve di “
On the run” e la trainante forza attrattiva di “
Someone to love” e “
Sign of the light” i teutonici sembrano davvero vestire i panni dei mitici Journey, adattandoli a una sensibilità tutta mitteleuropea.
Si continua con la suggestiva atmosfera notturna di “
Pain will last forever” e la graziosa ballata “
Get to you”, mentre, dopo la pur brillante “
I must be dreaming”, sono “
All I wanted”, “
Tonight we set” e la melodrammatica “
Man in motion” a mostrare nuovamente le migliori qualità collettive di una formazione che purtroppo nel prosieguo della sua carriera non è stata capace di mantenere del tutto le premesse iniziali.
Auspicando una pronta “smentita” da parte dei
Frontline, con un “ritorno” all’altezza dei gloriosi inizi, concludiamo con un plauso all’
AOR Heaven per la lodevole iniziativa e con un messaggio indirizzato a tutti gli
chic-rockers impegnati nella lettura … credetemi, “
Heroes” merita senza dubbio un posto di rilievo nella vostra preziosa collezione di dischi.
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