Copertina 7

Info

Anno di uscita:2013
Durata:48 min.
Etichetta:Frontiers Records

Tracklist

  1. THE LOST AND THE LONELY
  2. FOREVER YOU FOREVER ME
  3. CUTS LIKE A DIAMOND
  4. YOU DREAM I’LL DRIVE
  5. I’M AN ISLAND
  6. WAY TOO GOOD
  7. WHAT IF YOU’RE WRONG
  8. WHERE DO I RUN
  9. SOMEONE
  10. WHO SPEAKS FOR ME
  11. LOVE IS

Line up

  • Richard Herring: guitars, vocals
  • Greg Hind: guitars, vocals
  • Stephen Housden: additional guitars
  • Chris Marion: keyboards, vocals
  • Wayne Nelson: bass, vocals
  • Ryan Ricks: drums, vocals

Voto medio utenti

Little River Band … e chi sono costoro? Lungi da me voler trattare come un carneade qualsiasi un gruppo con una carriera pressoché quarantennale e una ricchissima discografia capace di vendite milionarie, ma sono quasi sicuro che non saranno moltissimi a padroneggiare nel dettaglio la parabola artistica di questi esperti chic-rockers australiani.
Io stesso, che pure non mi considero esattamente uno “sprovveduto”, se non altro per una sostanziosa militanza dovuta a questioni squisitamente anagrafiche, avevo un’idea piuttosto fumosa della band in questione (conosciuta, in pratica, soltanto grazie alla fugace presenza in formazione di John Farnham, quello di ”You're the voice” …), colpevolmente mai investigata in maniera adeguata.
Poco male, vorrà dire che oltre ai suoi meriti specifici, bisognerà ascrivere a “Cuts like a diamond” anche quello di avermi stimolato ad un doveroso approfondimento, per un comportamento che mi sento eventualmente di consigliare a tutti gli amanti dell’AOR poppettoso, soffuso, pastoso e levigato, pieno di suggestioni rootsy e di melodie vocali stratificate figlie della west-coast americana.
Volendo fornire qualche generica indicazione stilistica, potremmo parlare di una sorta d’intreccio tra Chicago, America, Poco e REO Speedwagon, costantemente sofisticato ed elegante e tuttavia in grado di esternare anche un’adeguata dose di vitalità, utile a scongiurare potenziali rischi di narcosi.
Pezzi come “The lost and the lonely”, la title-track, “You dream I’ll drive”, "Way too good” e il fascinoso clima alla CSN&Y di "Where do I run”, fanno sognare immediatamente rettilinei stradali sterminati e praterie deserte, e se a tale immaginario aggiungete un malinconico tramonto, ecco che “Forever you forever me”, "I’m an island”, la vagamente Bon Jovi-esque "What if you’re wrong” e “Someone” (leggermente stucchevole, invero …), diventano una perfetta colonna sonora.
Assai intrigante, poi, anche l’atmosfera notturna e drammatica di “Who speaks for me”, mentre a soggiogare completamente gli animi più romantici arriva la delizia "Love is”, un gioiellino elettroacustico di notevole sensibilità.
Un gran bel lavoro di easy listening, insomma, illuminato da classe cristallina … è proprio vero che non si finisce mai d’imparare …
Recensione a cura di Marco Aimasso

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