Ci voleva un nuovo live dei
Fates Warning. Ci voleva perché sono già passati vent’anni dal precedente
“Still Life” nel quale la band celebrava il monumentale
“A Pleasant Shade Of Gray”. Ci voleva perché
“Theories Of Flight” ci ha restituito ad altissimo livello una delle band più importanti ed influenti nella scena prog degli ultimi 30 anni.
Le registrazioni del live risalgono all’ultimo tour europeo svoltosi tra Germania, Serbia, Slovenia, Ungheria, Grecia e - grazie a Dio - anche Italia. Scorrendo il booklet scopriamo che ben 4 dei pezzi in scaletta sono tratti dalle date italiane di Roma e Milano
(sì, io c’ero, ndr).
Il doppio cd - per un totale di 23 pezzi - contiene tutto quello che i
Fates Warning abitualmente sciorinano nei propri live: una sezione ritmica tecnica e compatta (impressionante il drummer
Bobby Jarzombek), chitarre che saltano con grande facilità tra ritmiche serrate e melodie delicatissime, e un cantante come
Ray Alder che, pur non toccando più le vette acute di qualche anno fa, emoziona come pochi colleghi riescono a fare.
La tracklist è sostanzialmente un "the best" dell’epoca
Alder, con estratti dell’ultimo album - su tutti la splendida
“The Light And Shade Of Things” - grandi classici quali
“The Eleventh Hour”, “Point Of View”, “Monument”, “Through Different Eyes”, e pezzi tratti dal più aggressivo
“Disconnected”. Unica concessione a
“A Pleasant Shade Of Gray” è
"Part IX" (la “ballad” del disco). Il poco spazio riservato a tale album è il classico pelo nell’uovo di un prodotto altrimenti fantastico. È altresì vero che dimensione e qualità del catalogo della band hanno sicuramente comportato scelte “limitative”.
In definitiva un
must have per i fan, e un’occasione di ravvedimento per chi ancora non conoscesse la band.
A cura di Paolo "Pera" Perazzani
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?