Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2018
Durata:66 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. MEANWHILE BACK IN THE GARAGE
  2. THE HOTEL
  3. LIVIN’ IN SUSPICION
  4. INCEST OUTCEST U.S.A.
  5. LONG ISLAND TEA
  6. THE HOUSE
  7. SEA OF TREES
  8. MAN ON THE CORNER
  9. WE DON’T NEED ANOTHER HERO
  10. AMERICA… WHERE HAVE YOU GONE
  11. HEADING TOWARD THE LIGHT
  12. PAST LIVES
  13. THE CRYING CHAIR
  14. STARCARR LANE (LIVE FROM DARYL’S HOUSE NY 2018)

Line up

  • Graham Bonnet: vocals
  • Beth-Ami Heavenstone: bass
  • Jimmy Waldo: keyboards
  • Mark Benquechea: drums
  • Joey Tafolla: guitars
  • Kurt James: guitar on on “Livin’ In Suspicion”

Voto medio utenti

E’ opinione diffusa, e per certi versi pure condivisibile, che ai “veterani” del Rock n’ Roll non si possa chiedere di “strabiliare” gli astanti, e che in fondo sia sufficiente, per soddisfare i propri fedeli e affezionati estimatori, mantenere un profilo dignitoso, ben consapevoli che il vigore interpretativo e il valore artistico dei “tempi belli” si sono fatalmente esauriti.
Beh, se così è, nessuno deve aver avvisato di tale situazione Mr. Graham Bonnet, classe 1947 e un’esuberanza da vendere, evidentemente rivitalizzato da un ritorno d’interesse della “scena” per la sua straripante personalità (e, forse, anche da una giovane fidanzata, la bassista Beth-Ami Heavenstone), tanto da consentirgli diverse pubblicazioni discografiche, roventi esibizioni dal vivo e un “ritorno di fiamma” con il vecchio partner in crime Michael Schenker.
Il secondo albo a nome Graham Bonnet Band è una vera esplosione di energia e se non fosse per qualche episodio leggermente meno riuscito (tra cui la cover di “We don't need another hero” di Tina Turner, tema portante del film “Mad Max - Oltre la sfera del tuono”), si potrebbe tranquillamente parlare di un lavoro in grado di affiancare le migliori produzioni del vocalist britannico.
Perso il supporto di Mark Zonder (egregiamente sostituito da Mark Benquechea) e acquisiti i preziosi servizi di Joey Tafolla (un altro pupillo di Mike Varney, che va ricordato anche per aver contribuito al mio disco preferito dei Jag Panzer, “Ample destruction”), il gruppo asseconda il suo capitano di lungo corso con adeguata vivacità, ma ad appassionare veramente è la voglia di Graham di non limitarsi esclusivamente a rileggere la sua “storia” più nota, aggiungendo intriganti e vagamente “avventurose” sfumature soniche (che arrivano addirittura a titillare suggestioni Bowie-esche), andando poi anche a toccare nei testi temi tutt’altro che “frivoli” (religione, razzismo, abuso delle armi da fuoco, …).
Niente paura, eh, stiamo ovviamente sempre parlando di un disco di aitante hard n’ heavy, (rivolgersi alla funambolica opener e title-track dell’albo, alla rocciosa “Long island tea” o all’incalzante “Past live” per referenze immediate) e tuttavia piace in particolare l’approccio libero da “condizionamenti” con cui i nostri affrontano la materia sfornando brani piacevolmente variegati (l’hard-popLivin’ in suspicion”, sostenuto dalla chitarra di Kurt James, le fascinose melodie cangianti di “Incest outcest U.S.A.”, “The house” e “Sea of trees” o ancora il magnetismo esotico di “Heading toward the light”, evocato dal sitar e da una costruzione armonica che sembra quasi omaggiare gli Yes) pur nel rispetto di un’inevitabile base di “classicità”.
Con un unico vero momento “amarcord”, affidato alla sempre pregevole ”Starcarr lane” (brano degli Alcatrazz catturato live alla “Daryl’s House” … il Cd contiene anche un DVD bonus, non disponibile per la versione promozionale, con l’intera esibizione, avvenuta all'inizio del 2018), “Meanwhile, back in the garage” chiude i battenti, lasciando nell’ascoltatore appassionato tante buone sensazioni e almeno una certezza … certi personaggi, anche nella fase “matura” della loro esistenza, non smettono mai di stupire.
Recensione a cura di Marco Aimasso

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.