Sette anni dopo il buon -ancorchè acerbo- esordio "
Par Une Sourire" torna
Nathanael con il suo solo project
Bonjour Tristesse e con un nuovo lavoro, questa volta targato
Lifeforce Records (e si sente, eccome se si sente) dal titolo "
Your Ultimate Urban Nightmare".
E dopo svariati ascolti posso affermare che il balzo in avanti che il nostro Dopecity auspicava è senz'altro arrivato, non tanto nel tipo di proposta quanto nei contenuti dell'album.
Iniziamo col dire che la scelta di avvalersi di due ottimi collaboratori (nonchè amici) come
Moe Harringer (Graveworm live, Heretoir) dietro le pelli ed
Eklatanz (Heretoire) alle laceranti black vocals rende il suono più potente e vario; in più, appunto grazie alla
Lifeforce come dicevamo sopra, la produzione è davvero ben fatta.
Questo potrà non piacere ai puristi del black metal ma siccome la proposta del nostro è inquadrabile più come post/atmospheric black ecco che suoni più "puliti" fanno risaltare senz'altro meglio le malinconiche e disperate trame musicali che i
Bonjour Tristesse tessono lungo i 44 minuti di durata del disco.
Le liriche di "
Your Ultimate Urban Nightmare", come si può evincere dal titolo stesso e dal (magnifico) artwork raffigurante una città quasi in dissolvenza sotto un cielo plumbeo, sono disperate e cupe come la musica che ne esalta la triste e melanconica bellezza: narrano l'isolamento e l'alienazione che si possono provare vivendo nelle moderne città iper-industrializzate.
Di come ci si possa sentire soli e disperati pur in mezzo a migliaia di nostri simili, di come il vivere ogni singolo giorno possa diventare un atto di estremo coraggio, di come il semplice sorridere sia una fatica: "
The act of Laughing in a World once beautiful now dying" lo racconta alla perfezione tra chitarre shoegaze e duetti tra clean e harsh vocals.
Ogni traccia, sia essa di puro black metal (sebbene smussato da una melodia di fondo struggente) come l'opener "
Your Ultimate Urban Nightmare" e la chiusa "
The End of the World", oppure di delicati passaggi di piano e synth quali i due interludi strumentali
"Another Bullshit Night in Suck City" (il titolo parla da sè) e "
Blacktop Prison" hanno l'unico obiettivo di arrivare agli strati più profondi della coscienza e lì depositare il proprio carico di sofferenza e malessere.
E' comunque evidente che parliamo di sentieri già battuti con successo da molte altre band,
Harakiri for the sky,
Gris o
Totalselfhatred per fare qualche nome, ma è altrettanto palese che le 9 tracce scorrano fluide e capaci di avvincere senza annoiare mai.
Vincente infine la decisione di passare alla lingua d'elezione nel campo rock/metal, quell'inglese che nel primo lavoro era stato soppiantato da francese e tedesco; in questo modo il songwriting risulta ovviamente più snello ed efficace.
Un disco che ci ha decisamente convinto e di cui già fin d'ora non vediamo l'ora di conoscere il successore, per avere conferma che il talento di
Nathanael avrà fatto emergere i
Bonjour Tristesse (ahimè...monicker non proprio d'impatto) dalla massa di gruppi che sgomitano per un posto al sole....o per meglio dire alla luna.
Bonjour Tristesse - "
Your Ultimate Urban Nightmare"
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