“
La tradizione non consiste nel mantenere le ceneri, ma nel mantenere viva una fiamma”.
Così scrisse
Léon Jaurès, rubizzo politico francese di inizio ‘900.
Così provano a fare i
The Spirit nei confronti di un genere, il
black metal melodico punteggiato di
death, tanto fascinoso quanto poco rappresentato oggidì.
I quattro musici ignoti provengono da
Saarbrücken, ma il
background musicale risiede più a nord, nelle gelide lande svedesi scosse, ormai più di vent’anni fa (sigh…), dall’irripetibile ciclone sonico chiamato
Dissection.
Sarebbe eccessivo denunciare peccati di mero copia-incolla come quelli perpetrati dai connazionali
Thulcandra, eppure non vi sono dubbi sul fatto che i cuori dei Nostri battano per la fosca creatura di
Jon Nödtveidt, così come per gloriosi
acts quali
Dawn e
Sacramentum.
Pur non raggiungendo (ancora?) i livelli di eccellenza lambiti da capolavori del calibro di “
Far Away from the Sun”, “
Storm of the Light’s Bane” o “
Slaughtersun (Crown of the Triarchy)”, i
The Spirit dimostrano, col debut “
Sounds from the Vortex”, di aver ben imparato la lezione impartita dei Maestri, e di saper già padroneggiare la materia in modo mirabile.
Niente male per un gruppo fondato appena nel 2015…
Il biglietto da visita è di quelli prestigiosi: contratto con
Nuclear Blast, produzione
old style per nulla artefatta -verrebbe da chiosare: nonostante il predetto contratto…-, suggestivo
artwork di copertina del sempre più quotato
Costin Chioreanu.
La sostanza non è certo da meno: oscurità, aggressione, melodia, epicità si fondono in composizioni (peraltro eseguite in modo impeccabile) classiche ma mai banali, poliedriche ma mai disarticolate.
L’ascolto del
platter, complice la breve durata, scorre in modo fluido e piacevole.
Forse manca il colpo da
knock out; parimenti, un pizzico di nera malignità in più non avrebbe guastato.
Cionondimeno, il ferale assalto in
blast beat di “
Cosmic Fear”, la portentosa progressione di “
The Clouds of Damnation” ed il
pathos glaciale di “
Illuminate the Night Sky” non potranno lasciare indifferenti gli estimatori di queste sonorità.
I
The Spirit stanno provando a mantenere viva la fiamma; il mio umile suggerimento è quello di fare altrettanto supportandoli.
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?