Copertina 8,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2006
Durata:47 min.
Etichetta:Spikefarm
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. DEFEAT
  2. BITTER METALLIC SIDE
  3. TIME TAKES US ALL
  4. TO THE GALLOWS
  5. SVIERI DOROGA
  6. THE BLACK WALTZ
  7. WITH TERMINAL INTENSITY
  8. MAN OF THE KING
  9. THE GROAN OF WIND
  10. MINDRUST
  11. ONE FROM THE STANDS

Line up

  • Timo Lehtinen: bass
  • Antti Kokko: guitars
  • Pekka Kokko: vocals, guitars
  • Marco Sneck: keyboards
  • Janne Kusmin: drums

Voto medio utenti

I Kalmah sono una band che mi ha stupito sin dal loro debutto "Swamplord" nel 2000 per poi confermarsi album dopo album, passando dallo stupendo "They Will Return" del 2002 fino al terzo "Swampsong" del 2003. Ora tornano nel 2006 con "The Black Waltz" e le cose non sono per niente cambiate…anzi! I Kalmah si confermano una band incredibile, dalle doti tecniche ineccepibili e dal songwriting vario e originale al punto giusto. Il genere da loro proposto è un death metal infarcito da tastiere e melodia in dosi massiccie. Molti li hanno paragonati ai Children of Bodom, tacciandoli di plagio e relegandoli al ruolo di band-clone assieme ai conterranei Norther. Niente di più falso perché, se è vero che il genere proposto è vicino, i Kalmah hanno molte caratteristiche che si distaccano dall'operato di Alexi e soci (al contrario dei Norther…band valida, ma veramente troppo simile ai COB). La proposta dei Kalmah è sicuramente più estrema e le composizioni stesse parlano da sole! Parlando delle songs di "The Black Waltz" si parte bene da subito con la splendida "Defeat" che alterna melodie e sfuriate black con grande scioltezza; "Time Takes Us All" presenta la facciata più melodica della band e lo fa in grande stile, con doppie casse e growls che arricchiscono le bellissime melodie delineate dalle chitarre e dalla tastiera; passiamo per la corta strumentale acustica "Sveri Doroga" per arrivare a uno degli highlight assoluti del disco ovvero la title track "The Black Waltz", una song cadenzata dalle melodie eccezionali! Ottima anche la cavalcata di "With Terminal Intensity" arricchita in seguito da trascinati riff thrash e fill di tastiera; "Mindrust" devastante come poche e così via….insomma avete capito che non c'è una song che non sarebbe da citare. I Kalmah sono tornati e non possiamo far altro che gioirne e tornare ad inserire il disco nel nostro lettore…ancora una volta!
Recensione a cura di Davide 'Damnagoras' Moras

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