Il thrash metal made in Germany ha indubbiamente rivestito nelle scorse decadi un valore seminale, capace di contraddistinguersi per una propria personalità e per un sound reso glorioso dai soliti grandi nomi quali Sodom, Kreator e Destruction. Gli anni sono passati e tutte e tre queste formazioni, ancora in attività, continuano portando avanti il proprio sound con uno stile pressoché invariato, tenendo alta la bandiera del thrash tedesco. Ma sarebbe del tutto sbagliato e a dir poco riduttivo pensare che nel frattempo in Germania non siano sorte realtà valide e altrettanto tradizionaliste in campo thrash metal; mi vengono in mente un paio di nomi, tra cui i Final Breath e i preseti Spellbound, davvero valida promessa per la scena nazionale tedesca e non solo. La band infatti di tedesco ha solo la residenza, in quanto per quel che riguarda il sound, Incoming Destiny è un disco che solo in qualche punto richiama la gloriosa triade di cui sopra e il panorama connazionale. I 4 ragazzi infatti affondano le proprie radici più nella baia di Oakland che nelle lande della Ruhr e quello che ne viene fuori è un insieme di thrash metal old school venato di richiami al power e al metal più classico. Quello che potrebbe suonare come un incontro tra Kreator ed Exodus rappresenta bene il sound degli Spellbound: brani sostenuti e grintosi nei quali le ritmiche delle chitarre, se non proprio originalissime, tengono banco per l'intera durata del disco. Una prova decisamente valida per una band lontana dagli schemi odierni del moderno thrash metal ma senza per questo suonare nostalgicamente retrò e capace di far ben risaltare le proprie qualità.