Gli
Över sono un gruppo internazionale che nasce dall'incontro tra il francese
Þórir, già mastermind dei grandi
Nyss, e l'ecuadoregno
78424331 i quali, unitisi anche in una vera amicizia, esordiscono per la
Avantgarde Music con
"Facing Transcendence" un album che non faccio nessuna fatica a definire
splendido.
Nessun altro aggettivo, a mio avviso, può infatti rendere meglio quello che è un lavoro riuscitissimo, in bilico, costante, tra disperata melodia e ruvidità metallica, tra armonie eleganti e lacerante freddezza, come se black metal nordico, rasoiate sludge e primi Anathema si fossero uniti in un balletto oscuro e privo di alcuna speranza.
Semplicemente perfetto è il riffing massiccio e tagliente di
Þórir che con la sua chitarra cesella, inoltre, passaggi sublimi per gusto e gelidi squarci negli stessi.
Disperato, come tutto quello che c'è qui dentro, lo scream di
78424331 che urla sprezzante di rabbia e di dolore.
Sofferte e deprimenti le melodie al pari degli echi naturali che, di tanto in tanto, possiamo udire sotto lo stridore metallico.
In questo album si viene risucchiati e si soffre, ma di fronte ad esso, anche, ci si stupisce per la sua magniloquenza, per le sua melodie senza tempo, per il suo sapore amaro che ti lascia sbigottito.
Gli
Över, forse senza neanche rendersene conto, hanno inciso un capolavoro.
Un capolavoro di dolore, il dolore di tutto il genere umano, il dolore di ognuno di noi.
Abbandonatevi senza remore alle note di
"Facing Transcendence", ai suoi cori stentorei, al suo potere ipnotico, alle tastiere eteree, alle sue velocità sibilanti o ai suoi rallentamenti oppressivi: in ogni caso, in ogni singolo momento, non ve ne pentirete mai!
Spettacolo puro.
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?