Gli
HCSS pubblicano senza ombra di dubbio il loro miglior album di sempre, questo "
You Can' t Kill My R'n' Roll" é un urlo di battaglia che non fa prigionieri
Il disco è un mix riuscitissimo di hard rock, glam e sleaze con canzoni che colpiscono come proiettili il bersaglio, sparandoci in faccia un suono sanguigno, elettrico sostenuto da un songwriting sopra le righe e da una prestazione di Jocke Berg strepitosa
Non fatevi ingannare dall'opener "
Ad/HD", che è un pezzo un po' atipico e forse non proprio il miglior apripista possibile, già dalla seconda traccia "
Electric Ride" sarete catapultati in un circo sonoro fatto da riffing duri come rocce ( "
The Others", Bring The House Down" ), grandissime melodie, chitarre alla G'n'R ( "
My Sanctuary"), chorus da cantare a squarciagola coi pugni alzati ( la titletrack, veramente irresistibile nel suo crescendo quasi orchestrale ), "
Have Mercy On Me" è ruffiana ma contagiosa e ricorda i Poison, "
Medicine Man" sa di Aerosmith e "
Goodbye" è il lento che non ti aspetti, tutt'altro che zuccheroso, quanto invece ennesimo anthem da cantare a fine concerto!
E possiamo perdonare il gruppo di Goteborg se in un'occasione ci propina un pezzo un po' ciaciarone ( "
Baboon" ), l'energia è sempre assicurata, così come lo spirito gioioso che il Rock migliore deve saper trasmettere
Non temo smentite nel dire che grazie a questo disco, la band svedese ha sfornato il full length hard/glam dell'anno
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