Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2018
Durata:38 min.
Etichetta:Indie Recordings

Tracklist

  1. PUNISH THE PUNISHER
  2. DEATH ALWAYS WIN
  3. AFTERMATH
  4. SLEEPWALKER
  5. SUM OF FORCES
  6. WHITE NOISE

Line up

  • Fredrik Bjerkø: vocals (lead), guitars (rhythm)
  • Stian Sannerud: drums
  • Per Semb: guitars (lead), vocals (backing)
  • Emil Sigstad Moen: bass

Voto medio utenti

Mi sono imbattuto in questi norvegesi nel 2012, anno in cui è uscito il loro debutto e mi sono subito stupito. Based on Evil era un disco scritto da un gruppo di appena-ventenni innamorati della scena thrash, prevalentemente americana (nello specifico del biennio '88-'90) pesantemente influenzati da album come ...and Justice For All, Victims of Deception, Forbidden Evil, Heresy con quei riff di chitarra pieni, spessi, serrati, precisi. Un disco con un suono pazzesco (prodotto da un certo Flemming Rasmussen) ma che non era certo privo di difetti, tipo batteria da sistemare, arrangiamenti da migliorare. Oggi Based on Evil rimane uno di quei dischi che nella loro "artigianalità", nel loro essere imperfetti, ingenui, hanno però qualcosa di vero, un fuoco che ti fa venir voglia di ascoltarli e riascoltarli.
Provate la title track:



A distanza di ben 6 anni, i Tantara ritornano con Sum Of Forces, un lavoro che, lo dico subito, mi ha abbastanza deluso. Se da una parte questo nuovo disco mostra un grosso miglioramento per quanto riguarda gli assoli (davvero di alto livello e in cui si sprecano i riferimenti a Friedman), un'attenzione maggiore alle strutture ed un indubbio innalzamento del tasso tecnico dei pezzi, soffre invece di una prestazione vocale inadeguata ed un taglio sonoro generalista, usato da molte band di thrash/techno thrash odierne che rende il gruppo "uno in mezzo a tanti".

Per quanto riguarda la voce, abbiamo a che fare con lo stesso cantante (anche chitarrista) del disco precedente ma se in passato il timbro era abbastanza acido, isterico, anche se da rifinire (necessitava di una messa a punto sulle metriche), ora lo stile è quello di un cantato pulito ma alto, di gola, che da la sensazione di arrivarci a stento, quasi HC in certi frangenti e che, a mio giudizio, cozza con la proposta dei Nostri. Altro problema di questo nuovo Sum Of Forces è che, sebbene sia un disco conciso, di durata adeguata, la band si perda un po' negli eccessivi tecnicismi rendendo i pezzi non facilmente identificabili, a causa anche di un suono delle chitarre (come dicevo poco sopra) che non graffia, ha meno botta. Al netto di questi aspetti negativi, bisogna assolutamente sottolineare l'ottimo lavoro del basso e la quantità e la bontà dei riff di chitarra che vengono usati nei pezzi (davvero molto superiore alla media), anche se poi si vanno un po' a perdere nell'economia della canzone.

Sentite qui come, in un minuto, siano perfettamente distinguibili le influenze di (in ordine) Death, Megadeth, Metallica:



In sostanza questo Sum Of Forces migliora alcuni aspetti del debutto ma ne va a peggiorare altri.
Provateli, non è assolutamente un disco che si possa definire brutto, semplicemente i Tantara stanno ancora cercando un bilanciamento del loro stile, una loro identità.
Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

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