Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2018
Durata:48 min.
Etichetta:Non Serviam Records

Tracklist

  1. MATER TENEBRIS
  2. IN DARKNESS, BROTHERHOOD
  3. DEVIL'S TONGUE
  4. EVICTOR OF CHRIST
  5. AS THE TEMPLE BURNS
  6. CANTICLE
  7. AS NOCTURNAL DIMENSIONS BECKON
  8. UPON WATERS DARK
  9. PROPHET OF A FALSE FAITH
  10. A VOID BETWEEN WORLDS

Line up

  • Benny Åkeson : bass
  • Kristian Roupe : guitars
  • Fredrik Nilsson ; guitars
  • Christoffer Andersson : drums
  • Thomas Clifford : vocals

Voto medio utenti

I quattro anni intercorsi tra l’esordio “Black Dawn” e il qui presente “Sulphur Sovereign” hanno portato molto sangue nuovo nei nostri serpenti svedesi, partendo da un’aggiustatina alla line up e finendo con un radicale cambio di sound . Se infatti il debut album vedeva l’allora terzetto alle prese con un death/thrash fortemente debitore ai mai troppo rimpianti The Crown (quelli cazzuti e mortiferi di “Hell Is Here” e “Deathrace King” per togliere ogni dubbio al riguardo …) questa nuova fatica ce li propone come provetti Marduk (ovviamente non i punkettari scanzonati del pallido “Viktoria”) alle prese con colate di blasfemia, velocità sostenute e composizioni assassine (a tal proposito l’opener “Mater Tenebris” è molto più di un semplice manifesto d'intenti …). Un cambio di stile che ha sicuramente del sorprendente, ma che sinceramente calza molto più a pennello alla band, piuttosto che l’abito sonoro con cui li conoscevamo in precedenza. Sarà certamente dura per i fans della prima ora accettare questo cambiamento, come probabilmente i nuovi possibili adepti venuti a conoscenza delle origini della band la potrebbero disconoscere in partenza, io mi limito a segnalarvi questo buon album, fatto di pezzi che spaccano il culo e che vanno dritti al sodo... per carità questi nuovi Blood Of Serpents sono dei semplici follower, esattamente com’erano prima, hanno solo cambiato la facciata del loro sound, ma difficilmente il songwriting della band diventerà originale e riconoscibile al primo ascolto se la band continuerà a palesare cosi apertamente le proprie influenze. Potrei citarvi una delle 10 canzoni indifferentemente, per “convincervi” di quanto appena scritto, ma sappiamo tutti che il metal, inteso in senso lato, è innanzitutto passione e nei 45 minuti di “Sulphur Sovereign” la passione è l’elemento principale che trasuda da ogni singolo momento. Sta ora a voi decidere se dare una chance ai Blood Of Serpents, l’importante è approcciarli consapevoli di quello che troverete e se la nera fiamma è ancora accesa in voi, sono sicuro che i vostri gelidi cuori sapranno trovare di che “emozionarsi” … Piacevoli ma non fondamentali

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