"Marty: Doc, devi prendere più rincorsa. Non abbiamo abbastanza strada per arrivare a 88.
Doc: Strade? Dove stiamo andando non c’è bisogno di strade!"
MMM
Madder Mortem Marrow
sa di un futuro già scritto e in parte trascorso. Si spazia dai the Gathering ai Pantera, dai the Provenance ai Korn...
Untethered
lasciate le strade
Liberator
duplice crisi identitaria: "sono Lana Lane o sono Zet?
(I - the Provenance e Devin T)"
Moonlight Over Silver White
La moglie di R. Blackmore che incontra a teatro i Freedom Call mentre Diamanda Galas stenta a salire sul palco (chissà perchè...)
Until You Return
Canzone enorme che incorpora le distanze abbozzate sin qui, suonando asciutta e ariosa.
Una prateria di piccoli suoni fa da scena a drammi elettrici, cinematografici e ruvidi.
My Will Be Done
teatrale, anche antemica. Bella. Bellissima quando si staglia oltre il sentito.
Far From Home
Avant norreno a braccetto con Susan Vega. Pregevole anche per la semplicità con cui dipinge decadi.
Marrow
Madder Mortem allo stato puro. Pregna in tutto. Spicca per la scrittura e per la tensione ad essere assimilata senza troppe fatiche. Qualcosa le impedisce di raggiungere più di 8 decimi.
White Snow, Red Shadows
Dolcetto scherzetto!
"ma è un promo?" ahahahahah (MMM!) ...cantabilissima e fresca più di uno yogurt ghiacciato in spiaggia. A tratti poco credibile. Assurda? Forse sì. Forse, per questo, più autentica di molte discografie.
Stumble On
sabato pomeriggio tra Inghilterra e Scozia. PUB.
Piove col sole. Fa buio ma le lampade a olio scaldano anche le muffe.
Waiting To Fall
Troppo classica per chiudere una carriera. Troppo lunga per chiudere un album che passerà anche inosservato. Troppo epica per stare nei salotti. E troppo poetica per stare nel classifiche annuali.
Tethered
Sipario!
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