Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2018
Durata:50 min.
Etichetta:Frontiers

Tracklist

  1. NEVER DANCE WITH THE DEVIL
  2. TATTOOED ON MY BRAIN
  3. STATE OF EMERGENCY
  4. RUBIK’S ROMANCE
  5. POLE TO POLE
  6. PUSH
  7. THE SECRET IS OUT
  8. DON’T THROW YOUR LOVE AWAY
  9. CRAZY MOLLY
  10. SILENT SYMPHONY
  11. WHAT GOES AROUND
  12. CHANGE
  13. YOU CALL ME

Line up

  • Carl Sentance: vocals
  • Jimmy Murrison: guitars
  • Pete Agnew: bass
  • Lee Agnew: drums

Voto medio utenti

Ebbene si, ammetto di aver chiesto di recensire questo nuovo album dei Nazareth soprattutto per avere la possibilità di conoscere meglio questa band che avevo solo sentito di fama e per “Love Hurts”, vecchio hit del 1975, e la scelta è stata quanto mai appropriata poiché “Tattoed On My Brain” ( che celebra il cinquantesimo della nascita del gruppo! ) spazza via molte delle ultime uscite in ambito hard rock anche di gruppi nuovi che credono di essere “arrivati” ma che in realtà ne hanno ancora tanta di strada da fare
La band, nonostante l'età artistica ed anagrafica, sprigiona forza e vigore con una freschezza davvero ammirevole.
Quello che colpisce sono soprattutto la freschezza del songwriting, il gusto eccelso per la melodia, il riffama grintoso e la voce di Carl Sentance, che ricorda un po’ il buon Mark Storace dei Krokus, e che ha rimpiazzato dal 2014 lo storico vocalist Dan McCafferty, uscito dai Nazareth per ragioni personali.
Musicalmente siamo di fronte a composizioni tipicamente hard rock, talora velate di blues come le sinuose melodie di "Push", o la più ritmata "Never Dance With The Devil" altre volte ipervitaminizzate da ritmiche piu veloci "State Of Emergency"
La titletrack è un rock'n'roll sbarazzino e molto elementare nella struttura ma il chorus è contagioso, "Pole To Pole" è un rock swing alla Status Quo, "Rubik's Romance" è una ballad con tanto di sleaze guitar, "The Secret Is Out" e "Don't Throw Your Love Away" sono mid tempo secchi e decisi.
"Silent Symphony" e "What Comes Around" sono robusti hard rock in stile Ac Dc, mentre "Call Me" è un lento voce/chitarra dal sapore blues che nonostante la sua lunghezza ( 6 min ) ti cattura con il suo andamento sognante, da gustare stando sdraiati su un divano con un whiskey in mano e una sigaretta nell'altra, alla faccia della vostra salute!
Insomma, avrete capito che di carne al fuoco ce n'è parecchia e tutta di ottima qualità, il nuovo lavoro dei Nazareth ci consegna una band in grandisisma forma, che sprizza energia e classe da ogni poro
Spero il loro esempio di "sana longevità" possa contagiare le nuove leve che da questi vecchietti hanno sempre da imparare.





Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 19 ott 2018 alle 18:06

Stranconsiglio l'ascolto dell'album "Razamanaz". Ho l'lp di mio padre e quando avevo 6 anni non facevo altro che ascoltarlo.

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