The Eternal - Waiting for the Endless Dawn

Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2018
Durata:75 min.
Etichetta:Inverse Records

Tracklist

  1. THE WOUND
  2. RISE FROM AGONY
  3. A COLD DAY TO FACE MY FAILURE
  4. I LIE IN WAIT
  5. DON'T BELIEVE ANYMORE
  6. IN THE LILAC DUSK
  7. WAITING FOR THE ENDLESS DAWN

Line up

  • Richie Poate: guitars
  • Mark Kelson: guitars, vocals
  • Marty O'Shea: drums
  • Dave Langlands: bass

Voto medio utenti

Nati dalle ceneri dei Cryptal Darkness, gli australiani The Eternal pubblicano, dopo un lungo periodo di gestazione, il loro sesto full-lenght, Waiting for the Endless Dawn, un album tanto bello quanto impegnativo.
Molti cambiamenti si sono susseguiti nello stile della band fondata da Mark Kelson, come si evince anche dalle varie modifiche nella grafica del monicker. L'arrivo del tastierista Martin Powell, già presente nel precedente When the Circle of Light Begins to Fade, datato 2013, sembra aver contribuito ad una definizione più matura e personale del sound, inquadrabile in un doom metal dalle tinte dark e progressive, molto malinconico ma anche molto melodico. Powell, noto per le sue precedenti collaborazioni con My Dying Bride, Anathema e Cradle of Filth, ha certamente dato un contributo importante nel dilatare i tempi della band orientandola più marcatamente verso i sentieri del doom.

Waiting for the Endless Dawn è un'opera massiccia e al contempo delicata, che si dispiega a passo lento, con sonorità fluide e una voce morbida e molto melodica. Con una durata di ben 75 minuti l'impatto non è immediato, ma necessita di una graduale e totale immersione.
Una proposta molto ricercata, impreziosita da violini, pianoforte, dalla voce suadente di Emily Saaen, e da sonorità raffinate che si riallacciano direttamente ai Pink Floyd, molto evidenti soprattutto nell'apertura del brano iniziale The Wound e in Don't Believe Anymore.
In the Lilac Dusk vanta la fortunata collaborazione con Mikko Kotamäki, voce dei maestri del doom finlandesi Swallow the Sun. Il brano, strutturato su di una eterea melodia di pianoforte alla quale si affiancano man mano violino e gli altri strumenti, prende corpo in un growling profondo e incisivo, toccando indubbiamente uno dei massimi vertici espressivi di tutto l'album.

Waiting for the Endless Dawn è una grande opera, ricercata ed elegante, fatta di poesia, di ritmi pacati e di melodie accattivanti. Non c'è dubbio. C'è però una sensazione sfuggente che accompagna l'ascolto di questo album. Qualcosa di inafferrabile, o forse per meglio dire, qualcosa di assente. Come se, nella continua tensione alla ricerca di un'estetica raffinata, manchi qualcosa, forse... qualcosa di vicino all'anima.
Recensione a cura di Burned_byFrost

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