C'era una volta un periodo in cui il metalcore aveva una propria dignità: pur non essendo mai stato un fan di questo movimento, a forza di ascolti e recensioni mi sono fatto una certa cultura in merito e riuscivo a distinguere con una certa disinvoltura le band che avevano realmente qualcosa da dire e quelle con una proposta inconcludente.
Purtroppo, un po' come il grunge ad inizio anni '90, il metalcore ha avuto l'infamia e la colpa di aprire queste sonorità a chi non sapeva nemmeno minimamente cosa fosse il metal, ma tutto d'un tratto si è ritrovato legittimato a pensare "
yeaaah sono cattivo", un po' come le troiette che solo per mettersi degli occhialoni alla Frankie Hi-NRG mettono la foto su Instagram con la scritta "
sono una nerd!", invece no, sei solo una troietta con gli occhiali.
Questa masnada di ignoranti però ahimè muove i soldi, non quelli dei dischi ovviamente, discorso obsoleto: muove le visualizzazioni, i like, i post, le condivisioni e magari le presenze ai concerti perchè anche quello fa molto figo, andare la' col cellulare in mano (si dice ancora cellulare o è un modo di dire da anziano? meglio smartphone ok) ed immortalarsi tutti cattivi con la duck face per poi condividere sui social.
Pian piano tutte i prime movers di questo movimento, che non sono delle ONLUS, hanno fiutato l'affare e sull'esempio di
Bring Me the Horizon in primis hanno detto "
e che io sono più coglione a tagliarmi fuori da questa massa di ignoranti?", e di lì al buttarsi sul pop più becero con qualche chitarra sotto ed un fiume di tastiere a stemperare il tutto è giusto un passo.
E così è stato.
I
BULLET FOR MY VALENTINE, da gruppo dotato e capace ha inanellato una serie di album raccapriccianti, specie da quel "
Temper Temper" del 2013 che ha rappresentato un po' l'event horizon della band: impossibile tornare indietro.
Sì, raccapriccianti, ma per chi?
Dall'alto delle milionate di visualizzazioni, premi vinti come se piovesse, Kerrang e Metal Hammer Golden Gods Awards (...) e fiumi di dollaroni, il buon
Matt Tuck se la ride e manda a cagare tutti noi che consideriamo ancora un valore l'integrità artistica e la dignità personale.
E forse è giusto così.
Allora rimane solo un piccolo appiglio, quello dei vari siti indipendenti, DEDICATI AL METAL, che dovrebbero segnalare l'accaduto e giudicare in maniera severa meretrici come questo.
Invece mi guardo intorno ed il più severo dei miei colleghi ha dato ad un aborto come "
Gravity" la bellezza di un 7.
Non vi dico gli altri.
Almeno Matt se la gode in piscina.