La patina futuristica che permea il primo album dei Cyberia (al loro attivo solo un paio di MCD) mi sembra troppo posticcia per portare risultati alla causa di questo gruppo tedesco. Ad avvolgere una robusta base Heavy Metal, i Cyberia piazzano un tappeto di tastiere elettroniche, sempre in primo piano e che passano dal Gothic Metal a quei ritmi dark/marziali/industriali (ad esempio "Since I Loved You") che tanto sembrano piacere ai fans tedeschi. Un pezzo come "Digital Heroes" non può comunque non ricordare le ultime cose dei disciolti Crematory, anche per l'uso di vocals quasi gutturali, un cantato utilizzato in più di un occasione dai Cyberia. "Invisible" è un brano rovinato dai troppi effetti, dietro i quali si riesce a distinguere un classico chorus alla Accept. Sembrano migliori le seguente "Addicted To Warfare", un mid tempo dai refrain orecchiabili, ma con alcuni accenni più violenti, e "2000 Years" (non ridete, ma qui la voce in alcuni passaggi ricalca quelle di Hansi Kursch), peccato per i ritmi esageratamente ripetitivi ed elettronici che impediscono a questi pezzi di prendermi maggiormente. Veramente inascoltabile invece "Born", mentre le movenze accattivanti di "Mind Control" lasciano ben sperare. Infatti è uno dei brani migliori, dal cantato aggressivo, al limite del Death (riecco l'ombra dei Crematory), ma sopratutto finalmente poca elettronica, che purtroppo torna poi a grandi falcate nei pezzi finali. Non me ne vogliano, ma questo "Mindcontrol" è un clamoroso passo falso... vabbe' poi finisce che magari diventano la nuova sensazione metal in Germania!
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