Otto +
Disco del mese. Uno tra quelli dell'anno. Superabile solo da lavori più originali o da solenni inclinazioni personali.
La voce, anzi il cantato, è un valore irrinunciabile, contenitivo, a tratti centrale in questa stesura.
La produzione è la quintessenza del lavoro e mette in luce la maestosa e profonda sonorità della band.
Le atmosfere sono sublimi e toccanti.
Le corde sono tese su, oltre le teste, a tirar visioni e qualche alchimia.
Kobro sta sottosopra, a bagno nelle chitarre. Suona con mestiere ma quando è ora di metterci del sacro ci aggiunge anche le anche.
Le canzoni sono vicine come baite abbandonate e legate come barche in un porto.
fate voto di vastità!
CtD è un percorso non una destinazione.
Sta come la foresta: tra il sole e la civiltà. Nel regno intermedio.
Oscilliamo tra volume massimo e volume minimo. Fermiamoci. Asteniamoci dal mo(L)to. Espandiamo
Vi sia lieto il gelo: che la vostra foresta interiore sia sempre-verde!
PS
In questo museo di suoni si produce distanza e l'opera flette come la limatura della calamita.
Non basta entrare nel Bosco per essere “In the Woods”
(Del resto, i più, varcando la soglia di una chiesa non dicono messa)
Emozionatevi
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