Copertina 6

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2018
Durata:46 min.
Etichetta:Metal Blade Records

Tracklist

  1. VOYAGE TO DECAY (INTRO)
  2. MALADY X
  3. SHADES OF WAR
  4. GUARDIANS OF SANITY
  5. EPITAPH
  6. DEAMONIUM I
  7. SERPENT HOLLOW
  8. DEVIL WILL KNOW
  9. FALL OF AN EMPIRE
  10. HERALD OF DEATH
  11. BLACK HORIZON (INSTRUMENTAL)

Line up

  • Dom R. Crey: vocals, guitars, studio keyboards
  • Skaahl: guitars
  • Nico Kolja: bass, backing vocals
  • Felix Indra: drums

Voto medio utenti

Detesto i luoghi comuni e le frasi fatte perchè spesso vengono utilizzati per celare una debolezza di pensiero o la poca voglia di sforzarsi per illustrare un concetto, ma mio malgrado devo ricorrervi per chiarire meglio ciò che ho in mente.
"Si stava meglio quando si stava peggio": non c'è nulla -o quasi- di più pressapochista; eppure questa frase rende in poche parole ciò che ho pensato dopo numerosi ascolti di "Malady X", quarto lavoro sulla lunga distanza dei tedeschi Nothgard.

La band di Dom R. Cray per il successore di "The Sinner's Sake" ha avuto a disposizione una lunga serie di bonus da spendere: innanzitutto il passaggio ad una major come Metal Blade Records dopo 3 dischi sotto etichette non di altissimo profilo, la masterizzazione finale a cura di un certo Jens Bogren e la presenza di guest stars del calibro di Noora Louhimo (Battle Beast), Veli-Matti Kananen (Kalmah) e Jen Majura (Evanescence) in alcuni brani per comporre quello che avrebbe dovuto essere un album memorabile.
La band stessa ha curato la registrazione ed il mixaggio dichiarando al termine dei lavori di non avere mai lavorato così duramente sui dettagli e sugli arrangiamenti di un proprio disco.

Ecco, forse è proprio qui il punto debole che ho riscontrato in "Malady X": i suoni sono perfetti, il melodic death metal sofisticato ed epico condito da orchestrazioni sinfoniche magniloquenti consueto della band non si discosta di molto dai precedenti lavori, la tecnica di esecuzione è al solito molto buona ma purtroppo mancano le canzoni.
L'album non incede imperioso come si conviene (o meglio converrebbe) ad un disco death, piuttosto si trascina facendo leva su riffs quasi banali e "scontati" senza trovare il guizzo se non occasionalmente in "Epitaph" e "Serpent Hollow".
Non parliamo di un lavoro scadente ma, date le premesse, mi aspettavo decisamente di più da una band come i Nothgard: l'ascolto sporadico sarà temo il massimo che in futuro riserverò a "Malady X".

Nothgard - "Epitaph"

Recensione a cura di Alessandro Zaina

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.