La band austriaca confeziona un disco di heavy - thrash dalle buone potenzialità ma, ahimè, penalizzato da vocals decisamente fuori luogo.
Accanto a inni catchy, riff portanti veloci e quadrati e un tuffo negli eighties quando Saxon e Judas dominavano, "
Raven" si presenta come un connubio fra tali sonorità e un approccio più moderno
power-metal oriented, grazie ad un eccellente songwriting che non ha mai cali di tensione, assoli semplici ma ficcanti, riff grintosi e una sezione ritmica martellante. In mezzo a tutto ciò si "ergono" le vocals di Hansi Zedrosser che proprio non mi convincono, in quanto troppo piatte, prive di grinta e di pathos interpretativo.
E, ripeto, è un peccato poiché le potenzialità del disco sono notevoli, si ascoltino la potente titletrack col suo piglio epico, la veloce e thrashy "
Monstergate" o la acceptiana "
Sinner" . Ma ci sono altri ottimi pezzi come "
Hell Defender" che ricorda i Priest periodo Painkiller, o la Exodus-styled "
Place Of War dal riffama articolato e micidiale, tutte sorrette da ritmiche dure e veloci che non disdegnano la melodia, ma che avrebbero meritato una voce più cattiva ed incisiva!
Ci sono anche mid tempo cadenzati quali "
Childrens Cry" che accelera durante l'assolo in twin guitars, o "
Riding For The Priest" a conferma della eterogeneità del lavoro
Che dire, questo disco avrebbe avuto più della sufficienza se solo alle vocals ci fosse stato un singer più grintoso. Peccato, speriamo nel prossimo lavoro ...
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