Gli ultimi mesi del 2001 hanno regalato una abbondante serie di ottime uscite in campo stoner e psycho-rock, garantendo continuità e freschezza a questi generi. Una di queste è il secondo lavoro degli svedesi Southfork, opera che appare già matura per come riesce ad unire attuali temi stoner rocciosi e potenti con ventate di acida psichedelia retro' alla maniera, per fare un esempio, dei We o degli On Trial con i quali trovo affinità specie nei brani più lisergici come "By your side", risolti con stile senza appesantire troppo le interessanti melodie. Ancora meglio quando la band schiaccia il pedale creando ritmi poderosi, che si avvicinano al metal primi anni '80, accompagnati dalla strepitosa lead di Henrik libera d'improvvisare a piacimento nella migliore tradizione dell'heavy rock blues. Esemplari in questo senso "Blame it on me","Ride of your life","Overlord", dove ritmo, melodia e groove si fondono indissolubilmente. Interessante l'impostazione vocale di Gunnar, autore di tutte le canzoni, che contrasta la durezza musicale con un cantato grintoso e melodico offrendo gusto e personalità a tutto il lavoro. Sensazionale la conclusiva "Evocation blues", la quale parte con passo doomeggiante per sfociare poi in una lunga coda frenetica con interminabile duello tra la solista e l'hammond nella migliore tradizione dell'hard rock più selvaggio e bruciante. Un pezzo che vale da solo l'acquisto. Peccato che la produzione non sia all'altezza della qualità musicale, ed il suono risulti un po' impastato, non credo volutamente. Un difetto che non pregiudica comunque la mia valutazione largamente positiva, un'altra giovane band che sa cogliere i giusti spunti dal passato per reinterpretarli con entusiasmo ed attitudine moderna.
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