Purtroppo zero notizie sui Nadie, perfino il loro sito internet è ancora in fase di costruzione e la mia conoscenza di loro si limita al presente disco.
Ciò che ho capito è che sono Spagnoli, pare di zona basca, e se la provenienza è proprio quella regione posso dire che si distaccano molto dai conterranei barricaderi tipo Soziedad Alkoholika. Infatti i Nadie propongono un tranquillo pop-rock, grazioso e melodico, semplice e ricco di canzoni orecchiabili.
Tutto verte intorno alla figura del cantante Luis Nadie, buona voce passionale e grintosa, il quale riesce con estrema naturalezza a caratterizzare e a dare slancio a brani altrimenti nulla più che mediocri.
Invece dopo pochi ascolti i ritornelli in spagnolo sono tutti memorizzati e di ogni traccia resta in mente la fisionomia, certamente il miglior successo per questo tipo di musica. Non intervengono passaggi melensi nell’album ed anche questo è un fatto positivo, anzi il gruppo si concede alcune fughe nel rock essenziale e sostenuto (“Hechizo”,”Acaso”,”La condena”) con chitarre più in evidenza ed una sostanza solare e fisica, ma il loro punto di forza appare quello delle ballate ombrose ed emozionali, eseguite senza complicazioni o colpi di genio ma proprio per questo asciutte, eleganti e direttamente efficaci..
Un soffio di malinconia ed il timbro roco del vocalist garantiscono una marcia in più a “Balmaseda”,”Volver a empezar”,”Mil escaleras” e alla dolce chiusura di “La huida”. Al confronto altri episodi figurano più anonimi, ma di fallimentare c’è soltanto “Mienteme” con il suo refrein veramente terribile. Quindi in generale un lavoro che potrebbe ben figurare nelle radio rock meglio di materiale molto più pubblicizzato.
Niente a che fare con il metal, ma se avete voglia di musica leggera con idioma iberico e tiro finemente radiofonico i Nadie sono una buona scelta.
Io stesso dopo l’iniziale perplessità ho messo parecchie volte questo cd nel lettore. Rilassanti.