Questi cinque statunitensi con il loro debut album non irrompono di certo a mo' di "valanga" (appunto: Avalanche) nella scena musicale, anzi, il loro punk rock dalle sfumature più orientate al pop che all'hardcore, potrebbe benissimo passare inosservato. Formati dal cantante Vinnie Caruana al termine della sua avventura con i The Movielife, gli I Am The Avalanche non mi sembrano, per ora, in possesso né di un particolare appeal commerciale (non bastano certi accenni reggae e qualche melodia stantia) e tantomeno di un sound potente e devastante in grado di sbaragliare la concorrenza. Una manciata di brani noiosi ("Symphony", "Clean Up"), altri inutili (su tutte "Green Eyes") e qualcuno particolarmente insulso (le lente "Wasted" e "Always"), così l'attenzione alla fine si focalizza su "I Took a Beating", sulla breve e scattante "This Is Dungeon Music" e sulla conclusiva "My Second Restraining Order", la canzone più riuscita del CD, piazzata scriteriatamente in coda alla tracklist.
Passano... senza colpo ferire.
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