“Heirs of Hideous Secrecies” pone la nostra attenzione su due band transalpine, i
Cadaveric Fumes e gli
Skelethal. Pure essendo entrambe nate nei primi anni di questa decade, hanno avuto percorsi differenti; i primi per ora hanno dato alle stampe esclusivamente delle collaborazioni con altri combo affini, mentre i secondi sono riusciti ad avere un percorso più regolare raggiungendo l’obiettivo di debuttare sulla lunga distanza lo scorso anno con “
On depths…” per
Hells Headbangers Records.
Presenti con due brani a testa, abbiamo la possibilità di farci un’idea abbastanza concreta della “visione musicale” di entrambe le band. Il duo degli
Skelethal si distingue per un approccio tipicamente swedish a la
Dismember/Carnage con le classiche chitarre ronzanti sparate a tutta velocità (ad un certo punto ho pensato che il singer durante l’esecuzione di “
Torrents fo putrefying viscosity” urlasse un
“Reborn in blasphemy” fra una frase e l’altra!!!).
Ammirevoli per devozione alla causa, gli
Skelethal ci regalano sette divertenti minuti di viaggio nel tempo – e ciò è indice di quanto mi/ci manchi la band di
Fred Etsby e Soci – senza pretendere di indicarci la strada, la percorrono spediti lasciandoci buone sensazioni.
I
Cadaveric Fumes condividono gli inserti melodici dei “compagni di vinile” virati in una tinta più a la
Asphyx. Registrazione più pulita, ritmiche più cadenzate e meno schizofreniche sono il biglietto da visita di
“The spectral parade” e
“Necromancy sublime”. Tracce sostenute da riff in cui riecheggiano sensazioni doom, i
Cadaveric Fumes sono abili a non incartarsi su loro stessi e a mantenere la lucidità necessaria per portare a conclusione ciò che hanno in mente.
Di questo split ne esistono due versioni, una classica e una splatter limitata. A voi la scelta su quale prendere
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