Non fatevi ingannare dalle sole tre tracce contenute in questo cd: "De Glemte Tider" non è un mini, bensì un album completo di ottimo doom metal proveniente dalla fredda Norvegia. Una musica talmente pesante e melodica, da rendere la tristezza che ne è colonna portante un grande, intenso, grido di speranza. Non ci troverete le atmosfere plumbee dei Cathedral, né le oscure litanie dei Candlemass, né la lucida disperazione degli Anathema... gli Skumring hanno una ricetta a base di lentissime composizioni, che creano sulla dolce e malinconica voce di Cecilie (molto simile ad Anneke Van Giersbergen come timbrica) l'ossessiva ripetizione che vi trascinerà nel vortice di "De Glemte Tider". Si, perché il gruppo scandinavo ha deciso di affidare la parte vocale ad una delicata donna soprano, piuttosto che ad un profondo gutturale o a un growl. Scelta che probabilmente spaventerà chi già avrebbe fatto fatica ad apprezzare un album come questo, ma che allo stesso tempo fa venire le lacrime agli occhi a chi come me non aspettavo altro. Scelta che semplicemente aggiunge un altro livello di ripetitività a quelli già costruiti dagli altri strumenti, impegnati in un'unica accelerazione al sesto minuto della title track... un'improvvisa scossa per scaricare la tensione, prima di tornare a soffrire. Quello che veramente distingue gli Skumring da tutti gli altri artisti doom metal, è la vena acustica alla Ulver che traspare in bellissimi intermezzi di sola chitarra che profumano incredibilmente di Norvegia. E che allo stesso tempo non sembrano in nessun modo forzati o fuori luogo. Di sicuro ci sarà chi parlerà di noia, ma si tratta di chi non è riuscito a capire le sensazioni che "De Glemte Tider" è in grado di trasmettere. Soprattutto perché questa è musica che per definizione non può annoiare. Lenti ed emozionanti.
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