Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2006
Durata:54 min.
Etichetta:Steelheart

Tracklist

  1. BEYOND THE WAR
  2. TEMPLE OF METAL
  3. THIRSTING FOR VENGEANCE
  4. THE PHANTOM LORD
  5. FIGHT OR DIE
  6. GLORIA VICTIS
  7. FALL IN THE MADNESS
  8. RUN INSANE
  9. THE SLASHER
  10. CRAVING FOR VICTORY
  11. MASTER OF PUPPETS (BONUS TRACK)

Line up

  • Alessandro Maltinti: vocals
  • Matteo Arcangeli: guitars
  • Jacopo Arcangeli: bass
  • Luca Bucciantini: guitars
  • Lorenzo Michelozzi: drums

Voto medio utenti

Dopo il discreto riscontro (anche sulle pagine di Eutk) ottenuto con il demo "The Wings of Liberty Thoughts", i pistoiesi Phantom Lords sono arrivati rapidamente al disco d'esordio. Forse solo sin troppo velocemente, dato che un po' d'esperienza in più non avrebbe fatto male, anche solo per smussare qualche ancora evidente ingenuità e dare maggior spessore e personalità alla loro proposta musicale.
Non che al sottoscritto dispiaccia... anzi, "Temple of Metal" è un bel salto indietro nel tempo, nei suoni come nell'approccio sfacciato ed istintivo che i Phantom Lords sembrano aver adottato per l'occasione.
Dieci canzoni (tra le quali tutte e tre quelle presenti sul succitato demo), di un solido Heavy Metal, tra Manowar (vedi "Thirsting for Vengeance"), Iced Earth (una "The Phantom Lord" tra la loro "I Die For You" e "One" dei Metallica), ed appunto la band fronteggiata da James Hetfield (beh, in questo caso sono diversi in più i brani...).
La prestazione di Alessandro Maltinti cancella le incertezze che aveva sollevato in occasione del demo, dando prova di forza ed espressività, ma i complimenti vanno divisi soprattutto tra i due chitarristi, Matteo Arcangeli e Luca Bucciantini, che si fiondano direttamente negli anni '80, grazie anche ai suoni ruvidi e dal forte taglio metallico ottenuto da Frank Andiver, che ha prodotto e mixato il disco. Facile poi farsi coinvolgere dal passo epico di "Fall in the Madness" (evidente nel songwriting l'influenza di Steve Harris), o dall'impatto delle chitarre maideniane che aprono e si rincorrono nella scattante "Run Insane", un pezzo dalle tinte eighties, al pari della priestiana "The Lasher", dove alle lead vocals i Phantom Lords ospitano l'halfordiano Alessio Taiti, cantante dei Frozen Tears.
Le uniche perplessità affiorano all'ascolto dell'acustica, ma sopratutto anonima, "Craving for Victory", apprezzabile invece la scelta di "Master of Puppets" come bonus track, ulteriore omaggio a quello che hanno rappresentato i Metallica per i Phantom Lords ed ovviamente per il Metal in generale.
I Phantom Lords si segnalano come un gruppo compatto, che non ha sofferto di un recente avvicendamento dietro la batteria, tuttavia mi aspetto che ora, dopo essere arrivati al "fatidico" esordio, allentino le briglie alla propria personalità.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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