Ennesimo capitolo della lunghissima carriera dei padri fondatori della NWOBHM, nonché del Black Metal per lo meno per le tematiche, che con questo nuovo "
Storm The Gates" non spostano di una virgola la loro proposta musicale risultando però freschi e convincenti nonostante le tante primavere alle spalle.
D'altronde aspettarsi innovazioni da una band come i
Venom sarebbe tempo perso e neanche converrebbe farlo al gruppo di Cronos che già deve competere coi "
fratelli minori nonché ribelli " Venom Inc, che col loro debut "Amen" avevano dato loro del filo da torcere .
Cronos deve aver mangiato la foglia e ha pensato bene di tirare fuori un bel disco di old Thrash Metal che puzza di zolfo lontano un miglio ( "
1000 Miles To Hell"), con canzoni dal tiro deciso e cattivo al punto giusto.
Certo ormai il tutto va preso con una certa dose di ironia, con Cronos che quasi sessantenne inneggia imperterrito a Satana & C, ma è anche innegabile che "Storm The Gates" risulta più credibile di alcuni degli ultimi lavori del gruppo, grazie a composizioni scarne, essenziali, volutamente "raw" nella registrazione, con riff heavy-thrash di sicura presa e col vocione carismatico e sgraziato di un Cronos qui davvero in grande forma.
Alcuni pezzi sono estratti da un precedente EP uscito un anno fa che era appunto l'antipasto di questo nuovo album e già allora mi avevano ben impressionato con "
Beaten To A Pulp" e "
We The Loud" che sono punk'n'roll tritaossa o "
1000 Miles To Hell" che non avrebbe sfigurato in un album classico, ma anche gli altri brani nuovi non sono da meno, dall'iniziale "
Bring Out Your Dead" che ricorda nelle strofe "Welcome To Hell", "
Notorius" è un nervoso Thrash che gioca tutto su un efficace riffama e un chorus catchy, "
I Dark Lord" è oscura e sulfurea come dal titolo, "
Dark Night" è un micidiale up-tempo con un potente bridge centrale che vi inviterà a fare un sano headbanging.
Non ho trovato cali di tensione, il disco scorre via piacevolmente anche nei brani magari meno ispirati ("
Destroyer"), e comunque riprende subito quota con altre chicche per i die-hard delle Venom-Legions, quali la velocissima "
They Might Have Fallen" con solos vagamente slayeriani, "
Over My Dead Body" che ha l'incedere di un carro armato o ancora la titletrack che chiude il lavoro con un potente heavy metal dal piglio rock'n'roll micidiale.
Insomma, da qualsiasi lato lo si voglia prendere, il nuovo dei Venom convince sotto tutti i punti di vista, i Venom Inc sono avvisati!