Copertina 8

Info

Anno di uscita:2018
Durata:48 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. DRIVE
  2. IT
  3. ONE VOICE
  4. MIND MELT
  5. RUNNING
  6. DEEPER
  7. LET ME KNOW
  8. HIT ME ONCE, HIT YA TWICE
  9. PRICE WE PAY
  10. OUT OF HERE
  11. OH FATHERS

Line up

  • Johnny Gioeli: vocals
  • Eric Gadrix: guitars
  • Nik Mazzucconi: bass
  • Marco Di Salvia: drums
  • Alessandro Del Vecchio: keyboards

Voto medio utenti

Non è un mistero che il sottoscritto (assieme ad una nutrita fazione di rockofili non affetti da otopatologie degenerative …) abbia una particolare predilezione per Giovanni Giuseppe Baptista Gioeli, un cantante che grazie alla forza della personalità, dell’esperienza e delle capacità interpretative (nonché della simpatia …), ha spesso sbaragliato autorevoli pretendenti al trono della “fonazione modulata” (ricordo, per esempio, un’appassionante confronto a distanza, vinto da nostro, con il bravo Ronnie Romero, durante un’esibizione condivisa di Axel Rudy Pell e Lords Of Black).
Sono quindi molto felice di tornare a parlare di Mr. Johnny Gioeli, anche se devo ammettere che l’uscita del suo primo albo da solista mi ha colto abbastanza di sorpresa, temendo, dopo il recente impegno nel progetto con il vecchio pard Deen Castronovo, il rischio di una “sovraesposizione” o addirittura di una prova di maniera impostata esclusivamente sulle sue non comuni capacità vocali.
Il mio atavico pessimismo ha subito, fortunatamente, un’altra importante sconfitta, dacché “One voice” è, alla prova dei fatti, quanto di più lontano ci possa essere da uno sterile sfoggio di tecnica e “mestiere”.
Patrocinato dall’insaziabile Frontiers Music, che ha concesso al singer italo-americano un prestigioso team esecutivo e produttivo (capitanato dal valoroso Alessandro Del Vecchio), il disco dimostra di saper cogliere e trasmettere quelle emozioni che vengono dal profondo, senza risultare mai banale o stucchevole.
Scoprire che l’iniziativa nasce anche con l’intento di contribuire al sostegno economico della famiglia di Joe Barber, giovane vittima di un incidente che ne ha determinato la paralisi, aiuta, in qualche modo, a comprendere meglio i contenuti di un lavoro molto “emozionale”, esente da inutili istrionismi e colmo di belle canzoni, divulgate attraverso la passionalità e il temperamento di una laringe brillante e straordinariamente comunicativa.
Tramite un percorso espressivo che cita barlumi di John Waite, Bon Jovi e Bryan Adams, il programma snocciola undici frammenti di squisito rock melodico, capace di scrutare dentro l’animo dell’astante o risollevarlo dalla riflessione con un’adeguata dose di leggerezza, in un continuo alternarsi di palpitanti sensazioni.
Drive” e “It” (contraddistinta da un vincente tocco “moderno”) conquistano istantaneamente con le loro melodie ariose, le tinte bluesy della title-track esplodono in un refrain difficile da scacciare dalla memoria e la vivace e “Mind melt” consente di segnalare l’ottimo lavoro di “puntello” di Eric Gadrix, una sorpresa per chi scrive.
Si continua con la contagiosa spigliatezza rootsy di “Running”, il clima notturno di “Deeper” è da brividi “veri”, rafforzati dall’energia pura e schietta di “Let me know” e dalla grinta, invero forse un po’ fuori contesto, di “Hit me once, hit ya twice”.
La delicatezza di “Price we pay” consente all’albo di riconquistare il suo mood primario, assecondato dalla verve raffinata di “Out of here” e dalla struggente “Oh fathers”, una fascinosa ballata ad ampio respiro che espone al meglio la caratteristica sensibilità canora di Gioeli.
One voice” è un prodotto fenomenale, destinato a chi è ancora in grado di capire la differenza che c’è, in “una voce”, tra autentica ispirazione e semplice ostentazione di volume.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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