Debut album pubblicato dalla
Satanath Records questo "
Esoterica" per gli
AUTOMB, band formatasi a Pittsburgh, Pennsylvania, e dedita ad una sorta di blackened death metal privo di fronzoli e roccioso, non tanto incentrato sulla melodia (quindi dimenticatevi atmosfere sognanti e malinconiche alla
Dissection, Naglfar e simili) quanto sull'impatto e la ferocia, con l'ottimo batterista
Scott Fuller, già visto all'opera in moltissime band estreme tra cui in "
Kingdoms Disdained" dei
Morbid Angel, costantemente impegnato in furiosi blastbeats dall'opener (intro esclusa) "
Horned God" fino alla conclusiva "
Into Nothingness", un viaggio lungo 43 praticamente senza riprendere mai il fiato, fatto eccezione per qualche break strumentale come all'inizio di "
Mourned", quasi con atteggiamento nichilista e distruttivo, portatore di un odio malcelato da liriche maledettamente nere ed apocalittiche.
Particolarità del terzetto quello di ruotare intorno alla figura di
Danielle Evans, che si prende la scena oltre che il microfono, il basso e addirittura le tastiere, anche se relegate in secondo piano: come saprete non sono certo un fan delle ragazze che si dilettano nel growl o nello scream, tuttavia la bionda Danielle nonostante il suo visino angelico riesce a tirare fuori una prestazione convincente che bene si amalgama a quanto proposto dagli Automb.
Chiude il cerchio la presenza del chitarrista ucraino
Serge Streltsov, già ascia dei disciolti
Necrophagia, che certo non manca di esperienza e che disegna riff malvagi e distruttivi, senza che emerga mai un senso di ripetitività o di noia, sebbene la proposta del trio non verta certo - fortunatamente - su sperimentazioni o digressioni sul tema.
L'esoteric black (death) metal degli Automb pur senza far urlare al miracolo colpisce nel segno, senza concessioni a mode, look o commercialate alla Nergal: per chi supporta la nera fiamma incondizionatamente e con estrema qualità e serietà.
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