I Chaos Conspiracy vengono da Benevento e per questo loro primo disco, “Out Of Place”, addirittura incidono per la britannica Copro Records.
Il sound della band è un hardcore distorto, contaminato, ricco di parti liquide, notturne, allucinate, dal forte retrogusto “alternativo”, irrobustito da robuste accelerazioni che si interscambiano con parti melodiche molto convincenti, con uso decisamente visionario di tale melodia.
Ciò che non mi convince è la voce, che pur perfetta nelle parti pulite, quando va in screaming difetta di potenza, non riuscendo ad essere disturbante come dovrebbe.
Il disco parte subito forte con “Red Mask”, ispirata dalla famosa “Mascherata della morte rossa” di Edgar Allan Poe, per proseguire con “Upset Eyes”, “Nonentity” e “Shadow Of The Flow”, le quali sono paradigmatiche di questo modo di intendere la musica da parte dei Chaos Conspiracy. Lunghe parti arpeggiate, riverberate, si alternano a sfuriate dove la parte percussiva del sound viene in rilievo, in un calderone distorto e stralunato, dove le aperture melodiche sono sferzate di follia.
Il groove è buono ma è forse penalizzato da una registrazione troppo settata sugli alti.
Quel che resta di questo disco è il suo elevato grado di acidità, il suo essere notturno, ma un notturno che non è “gotico”, bensì “urbano”, la sua marcata personalità espressiva, il suo istinto nel voler creare un vero crossover, non solo musicale, ma di stati emozionali. Bravi, decisamente.
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