Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2018
Durata:36 min.
Etichetta:Fallen Empire Records

Tracklist

  1. GLORY TO TYRANTS
  2. LAST LINE OF KINGS
  3. MONOLITH WINTER
  4. REIGN OF THE UNENDING
  5. NEARER TO PURITY
  6. WRATH OF GOD

Line up

  • J. Aversario: guitars, bass, vocals
  • T. Warrior: guitars, bass, vocals

Voto medio utenti

Quattro full lenghts e un mini album in 4 anni … decisamente prolifici gli americani Death Fortress … Sinceramente ho sempre dubitato di bands come il terzetto di Central New Jersey (USA), non so perché ma non credo molto a questa continua vena creativa, il tutto lo vedo più come un perfezionamento meccanico di qualcosa, piuttosto che una vera necessità artistica … Non per voler avere per forza ragione (anche perché come diceva mio nonno “la ragione è dei fessi”) ma ascoltando in sequenza i 4 album pubblicati, dall’esordio “Among The Ranks Of The Unconquerable” fino all’ultimo “Reign Of The Unending” credo proprio di non essere molto lontano dalla “verità” … Per chi segue e conosce la band sin dagli esordi non ci sarà alcuna sorpresa che vi farà saltare dalla sedia se non un perfezionamento di cui sopra, mentre per chi li scopre solo oggi, potrà trovare una band bella compatta, “cazzuta”, professionale e ben rodata che suona un black/death che per comodità definiremo un incrocio in provetta tra Immortal di mezza carriera e Incantation (soprattutto per la voce cavernosa e per certi passaggi plumbei e sulfurei …). Se la cosa può stuzzicarvi sappiate che la band di J. Aversario ci sa fare veramente e il bilanciamento tra le parti più tirate e quelle più “melodiche” saprà ampiamente soddisfare la vostra voglia di distruzione e oscurità al tempo stesso. Una delle “particolarità” della band è certamente l’alternanza tra growls e screaming che donano una certa varietà e una buona dinamicità ai brani, potendo eventualmente aprire le porte anche a innovazioni future che, però, al momento non sembrano essere nelle corde del terzetto … Guardando alla discografia abbastanza omogenea della band non mi sento di affossare quest’album, anzi direi che è una discreta conferma di tutte le caratteristiche buone e meno del gruppo, dunque se volete avvicinarvi alla band in modo più “soft” e melodico potete iniziare dal precedente “Triumph Of The Undying” , se invece non avete tempo da perdere e volete capire se vale la pena di approfondire allora buttatevi decisamente sul secondo “Deathless March Of The Unyielding” e avrete tutto ciò che serve dei Death Fortress. Al quarto album è ovvio aspettarsi qualcosa di diverso, mentre qui l’impressione è che una volta deciso e trovato il sound di riferimento , che a dirla tutta è buono, non ci discosteremo mai più da questa formula magica …

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