Copertina 6

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2005
Durata:42 min.
Etichetta:Behemoth
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. INTRO
  2. DARKNESS OF OUR SOULS
  3. SLAVES OF THE KINGDOM OF HEAVEN
  4. DIRTY THRONE OF GOD
  5. THROUGH ENDLESS DAMNATION
  6. RULE OF SATAN
  7. CURSE OF STONE'S SPIRIT
  8. THE ETERNAL NIGHTFALL
  9. EVIL GATE 2003

Line up

  • Winternius: bass
  • Ulfe: guitars
  • Eligor: guitars
  • Lord Of Fog: drums
  • Kadath: vocals

Voto medio utenti

Devo ammettere che mi sono un pò stufato di ripetere una ventina di volte al mese la stessa recensione, criticando artwork amatoriali come quello di "Darkness Of Our Souls", e cercando di capire perché questo stile di black metal tirato ed aggressivo vada assolutamente per la maggiore da qualche anno a questa parte... Allo stesso tempo però comprendo che un atteggiamento del genere non sarebbe corretto nei confronti di nessuna band, tantomeno verso i Sacradis che pare abbiano messo tantissima buona volontà per realizzare un prodotto con cui rendersi visibili nella nascente e promettente scena italiana. Tuttavia "Darkness Of Our Souls" non mi ha entusiasmato quasi per nulla, se si escludono la potente e lucida produzione ed una tecnica esecutiva generale di tutto rispetto (ma ormai commentare quest'ultimo punto sta diventando inutile anche per quanto riguarda il black metal). Stilisticamente più old style di così non si può: ma è difficile riuscire a dare un'identità corposa ai pezzi quando le velocità sono talmente elevate da trasformare tutto l'album in un unico gigantesco blocco impossibile da spezzare. A chiara dimostrazione di quello che ho appena detto potrei portare "Dirty Throne Of God" malsana e cadenzata al punto giusto, attraversata da un feeling morboso che non può non trasmettere qualche brivido. Se il gruppo ligure avesse lavorato più su queste caratteristiche, cercando di limare o trattenere maggiormente l'anima volta ad uno stile del tutto aggressivo, a questo punto staremmo parlando di un lavoro diverso (e forse migliore). Ma allo stato attuale l'estremo appiattimento dei pezzi non può neanche fare da contraltare alla spiccata mancanza di originalità. Se poi aggiungiamo a tutto questo un'immagine e una vocazione rivolta verso tutto ciò che è satanico, con grande sfoggio di croci rovesciate e testi blasfemi... beh, è proprio il caso di dire che non ci troviamo davanti ad un lavoro eccelso, ma anche che continuando su questa strada i Sacradis non saranno mai in grado di realizzare qualcosa che meriti di essere ricordato.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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