Già autori di un paio di apprezzati lavori in ambito underground usciti per la
Hellthrasher Productions, il terzetto proveniente dall’Alabama degli
Ectovoid ritorna sulle scene con un nuovo tre pezzi questa volta tramite l’interesse della
Blood Harvest.
La miscela prodotta dalla band non si discosta da quanto già edito in passato,
“Inner death” è, nei fatti, l’ennesima dichiarazione d’amore per le sonorità dei primi anni 90 codificate da gente come
Chris Reifert e John McEntee.
L’immaginifico di
Autopsy e
Incantation rimane sempre presente nelle tre tracce dei Nostri che non si perdono dietro soluzioni accattivanti o moderne, ma pestano con furia primitiva come se dovessero distruggere un’auto a colpi di martello.
Una sana ignoranza belluina quella degli
Ectovoid, di un death metal che non ha bisogno di rinnovarsi per affrontare le sfide di fine decennio ma solo di ritrovare le energie che covano dentro di sé come il fuoco di una infernale forgia inestinguibile.
In attesa di una nuova fatica sulla lunga distanza,
“Inner death” sazierà i vostri appetiti old school.
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