Garcia, John - John Garcia And The Band Of Gold

Copertina 6

Info

Anno di uscita:2019
Durata:46 min.
Etichetta:Napalm Records

Tracklist

  1. SPACE VATO
  2. JIM’S WHISKERS
  3. CHICKEN DELIGHT
  4. KENTUCKY II
  5. MY EVERYTHING
  6. LILLIANNA
  7. POPCORN (HIT ME WHEN YOU CAN)
  8. APACHE JUNCION
  9. DON’T EVEN THINK ABOUT IT
  10. CHEYLETIELLA
  11. SOFTER SIDE

Line up

  • John Garcia: vocals

Voto medio utenti

Fervidi kyussiani - o no - siamo al cospetto di zio John. Una volta ancora.

Nel caso della band of gold la gravità più come universale che come legge di natura giace in agguato Come una rettile Come una pianta grassa Come le vite nel deserto
immobili ma costantemente pronte.
A cosa però? A quale filo-genesi? A quale ramo del rock a quale metafora della conoscenza appendiamo il frutto di quest'ultimo ennesimo John?

Andiamo in "ordine"
La prima parte per aprire qualcosa che purtroppo rimane nel pacco
La seconda è un singolo che strappa sorrisi alla noia ma trasmette senza video poco e nemmeno bene
La terza è la prima canzone con le consonanti e le congiunzioni ma si perde ancor prima di evocare la paura di non trovarsi.
Come sempre sentir lo zio così vicino alle nostre orecchie fa la differenza 6 per tenervi qui E perchè poi?

Kentucky II è la sintesi di Garcia and the B. of G.
+ relative essenze, originalità. Con fragile tenacia. Col rock laterale e la capacità di colpire oppure di accompagnare. "Ottima" rispetto alla media.
Da qui in poi la voce si staglia a mera protagonista ma la cosa interessante - unica? - che succede o almeno che posso dirVi è che sembra suonato e inciso in posture contorte. Avete presente le आसन? ecco qui lo spazio che si crea mettendo il corpo in un codice non è nè sviluppo lineare nè evoluzione discreta (quantica) ma densità, trasformazione.
Pare che i musicisti non compiano torsioni reali ma chinandosi avvicinano gli arti alla musica: creano luoghi come solo gli artisti con la A.
Ottima prassi. Quasi Unica.
Avverbi vari.
E, ancora e purtroppo la differenza la fa la "bellezza". In un verso o nell'altro. E fino a Cheyletiella compreso il sipario della lenta chiosa "Softer Side"
"pocarobba". Le orecchie vogliono la loro parte. Sono porte per l'anima non solo organi.
E non mi offendo se in Giappone ne scrivano meglio che su metal.it e nemmeno se i cazzodici diventano cazzodicevaquello?


PS
Scusate
Recensione a cura di Marco Pastagakio Regoli

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