Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2019
Durata:47 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. NO SURRENDER
  2. PROMISE ME
  3. SHOW ME HOW TO LIVE
  4. BEHIND THE LIES
  5. FIGHTING FOR MY LIFE
  6. SERENITY
  7. QUEEN UNTOUCHABLE
  8. GIFT OF FLIGHT
  9. DON’T LEAVE
  10. THIS IS OUR WORLD
  11. SOMEONE LIKE YOU

Line up

  • Toby Hitchcock: vocals
  • Daniel Flores: keyboards, drums
  • Michael Palace: guitars, bass
  • Yngve "Vinnie" Strömberg: drums, percussion

Voto medio utenti

Difficile non ingolosirsi in maniera avida e smaniosa di fronte a una situazione artistica di questo tipo: Toby Hitchcock, ormai riconosciuto come uno dei Grandi della fonazione modulata adulta (ruolo ottenuto con l’imprimatur di Jim Peterik, non esattamente uno “qualunque” …), impegnato in una collaborazione con Michael Palace, nome “emergente” di spicco della scena (Palace, Find Me, First Signal, Cry of Dawn, Hank Erix, …) e Daniel Flores, un altro autentico protagonista del rockrama melodico contemporaneo (Find Me, First Signal, The Murder Of My Sweet, …).
Se a tali prestigiose credenziali, poi, aggiungiamo il vivido ricordo dell’eccellente “Mercury’s down”, in cui il singer dei Pride Of Lions si era avvalso dei preziosi servigi di ErikRe MidaMartensson, appare ancora più chiaro quante fossero elevate le aspettative per questo “Reckoning”.
Purtroppo, però, in analogia a quanto succede nel mondo dello sport, dove non sempre una formazione piena di “stelle”, se manca l'amalgama o un’arguta “regia”, riesce a sbaragliare la concorrenza, anche nel secondo albo solista di Hitchcock l’impressione è che dosi imponenti di talento e perizia non siano state sufficienti per puntare a una vittoria schiacciante su tutti i fronti.
Il prodotto è ovviamente molto curato e competente dal punto di vista squisitamente esecutivo, mentre sotto il profilo emotivo rilevo un grado di coinvolgimento abbastanza limitato, più legato alle prestazioni individuali che ad una brillantezza di “gioco” complessivo.
Il “peso” di Find Me e Palace finisce per essere vagamente opprimente, stemperandosi in un songwriting non esattamente euforizzante e in una produzione un po’ ridondante e “impastata”, incapace di esaltare un suono che invece a certi livelli prospera anche grazie alla pulizia e all’equilibrio delle varie componenti armoniche.
Così, a impressionare veramente rimane la solita prestazione “monstre” di Toby e una manciata di canzoni come “No surrender”, "Promise me”, “Behind the lies”, "Fighting for my life” (a cui va la palma di brano maggiormente adescante dell’opera), "This is our world“ e “Someone like you”, caratterizzate da un enfatico e nobile spirito “radiofonico” in grado di farle emergere da un programma che per il resto si rivela tanto gradevole quanto prevedibile e privo di totalizzanti scosse emozionali.
Impossibile, dunque, nascondere un pizzico di delusione per un disco che aveva i presupposti del “capolavoro” (troppo?) e che a causa di un persistente “sapore” di manierismo lascia i buongustai della melodia con l’amaro in bocca, andando altresì ad arricchire di argomenti la diffusa tesi che vuole una vera “squadra” spesso superiore alla somma di singoli fuoriclasse.
Recensione a cura di Marco Aimasso

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.