Glädje - The Unwritten Chants Of The Dying Light

Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2019
Durata:39 min.
Etichetta:Unsigned/Indipendent

Tracklist

  1. INTRO
  2. THE PATH
  3. DANSE MACABRE
  4. ŚWITEŹ
  5. TID
  6. SEMI SWEET
  7. WITH THE LAST SPARK

Line up

  • Dr Crazyman : drums
  • Carnivean : guitars, bass

Voto medio utenti

Dal nulla, anzi dal buio più profondo e silenzioso, dalla notte eterna e perpetua, altro che dalla Polonia, giunge questa nuova enigmatica e schiva creatura … Glädje (che vuol dire "gioia" in svedese) è l’espressione di due anime malate, depresse e sfinite dalla sorda quotidianità … Due anime che in 6 pezzi molto semplici e lineari riescono a infonderci un reale malessere, senza mai alzare la voce, senza mai accelerare e senza mai andare oltre una spessa coltre di disperazione … I Glädje danno voce alla disperazione e lo fanno in una maniera preoccupante, cruda, diretta e glaciale … Durante l’ascolto di "The Unwritten Chants Of The Dying Light", che per carità non è un capolavoro, mi sono trovato spesso a disagio, mi sono sentito “estraniato” e preso da strani pensieri, trascinato nel profondo subconscio da angoscianti atmosfere e urla lancinanti tanto le semplici note messe insieme dal duo, ti entrano nell’anima e come un mantra maledetto ( "The Path" ), ti martellano la psiche fino a farti diventare un tutt’uno con le atmosfere malate che emanano … Il sound dei Glädje non ha niente di positivo, niente di “bello” , niente per cui vale la pena vivere … ora lento, ora solo leggermente più andante ( “Danse Macabre” ) , il combo polacco da sfogo alle proprie paure e frustrazioni con un suono secco, scarno ed essenziale, senza alcun orpello e senza alcuna voglia di rendere più fruibile la propria proposta, vomitandoci addosso la loro maledizione eterna … In alcuni casi mi hanno fatto pensare a dei Sopor Aeternus che suonano atmospheric/depressive black metal con un lontanissimo tocco di Xasthur , Hypothermia e A Forest Of Stars , anche se la verità è che sono talmente malati da essere unici, non per questo originali (lo ribadisco) ma sicuramente personali nel saper dar sfogo in maniera molto minimale e semplicistica a sensazioni molto profonde e individuali … Che il male di vivere sia una “fonte d’ispirazione” notevole al giorno d’oggi è innegabile, ma in pochi sono andati cosi vicini a darne un’interpretazione così tangibile e spaventosa … Scary music for lost souls

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