Non so davvero da che parte iniziare, quando mi sono ritrovato fra le mani questo
“Untot” ero decisamente incuriosito dal progetto di un album cantato in tedesco, purtroppo però la triste realtà si è mostrata dopo appena due canzoni.
Il riff di chitarra inizia lentamente nella title track tanto da dare l’impressione che si tratti di una intro inserita nella canzone che apre l’album, almeno suppongo.
Gli
Ascheregen ci propongono, almeno nelle intenzioni, un mix che spazia fra AOR e Heavy Metal di “vecchio stampo”.
Prendiamo ad esempio
"Hey Christina”, una sorta di ballad che al primo impatto suona anche orecchiabile, tuttavia non si possono trascurare le orribili vocals.
E la storia si ripete anche nella successiva
"Lass es Raus”.
Che dire a volte, di tanto in tanto, può anche andar bene ma il metodo di approccio
variegato risulta alquanto incoerente.
Non importa che la band abbia deciso di usare il tedesco, diciamocelo, seppur “ostica” come lingua si addice abbastanza bene all’Heavy Metal, il problema è che i protagonisti non sono all’altezza della situazione, specialmente nei momenti più “grezzi"
Nel lotto ci sono anche alcune tracce decenti, con alcuni solos molto espressivi, altri pezzi invece risultano alquanto semplici, in modo particolare nella seconda metà dell’album dove la band sembra aver già finito le poche idee, che almeno nella prima parte del lavoro si sforzavano di proporre qualcosa di interessante.
Tutto questo è la prova di come
“Untot” sia un po incasinato.
In definitiva, il debut album degli
Ascheregen suona come un mix di classici anni 80 - 2000, in cui troviamo canzoni più heavy e pezzi quasi filosofici, con influenze melodiche enfatizzate dai testi in lingua tedesca, affidati a due voci una maschile e una femminile, per non farci mancare nulla.
Il risultato finale? Un perfetto
“mappazzone” in cui faccio davvero molta fatica a trovare qualcosa da salvare.
p.s. Fra parrucche, maschere scheletriche,
lampadozzi e look da vecchio marinaio, i nostri ci suggeriscono che hanno il curatore d'immagine dei pensionati tedeschi in gita nella riviera romagnola.