A quanto sembra le mie recenti peregrinazioni nella scena estrema del sudest asiatico non sono ancora terminate!
Questa volta è il turno del terzetto blasfemo a nome
Devouror, proveniente da Singapore e, per mia e vostra fortuna, questa volta abbiamo fra le mani qualcosa di valido.
In primis perché i componenti della band sono veterani della scena – fra loro membri degli
Impiety, Infernal Execrator, Demisor – e si sente che non sono novellini, in secundis perché i quattro pezzi contenuti in
“Slay for satan” sono costruiti come il Maligno comanda.
Prendete il furioso death/black ottantiano di gente come
Blasphemy, Sarcofago, Sodom, Possessed, aggiungeteci un pizzico di
Slayer, un chorus riconoscibile, alzate il volume ed il gioco è fatto! I
Devouror si divertono – eccome se si divertono! - a maneggiare riff esplosivi e ignoranti su un tappeto di rullate ferine il cui fine unico e ultimo è quello di fare terra bruciata intorno a sé.
Tre brani inediti più la cover di
"I.N.R.I." dei
Sarcofago (toh una band a caso!) sono un succoso antipasto per quello che, spero, sia il preludio ad un album fatto e finito destinato a chi preferisce colpire con una mazza chiodata piuttosto che con il fioretto.
Brutali!
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