Copertina 7

Info

Anno di uscita:2002
Durata:51 min.
Etichetta:Hammerheart
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. SODOMY EVE
  2. COFFIN GATEWAYS
  3. STRANGER WORLD
  4. THE CLAIM
  5. BETRAYER LOVE
  6. THE SUN IS GREY
  7. HOLY TRINITY
  8. DEATH COME OVER ME
  9. ZENITHAL MAN
  10. DOVESHOOTER
  11. GREATER THAN GOD

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

A quanto pare l'olandese Hammerheart non sembra sbagliare più un colpo e si accaparra i giovani Satariel, band in passato piuttosto anonima con un album, "Lady Lust Lilith", edito dalla label di Singapore Pulverized Records. Il death metal puro degli esordi è stato lasciato a favore di un sound molto più personale, ottenuto anche grazie all'ottima produzione di Daniel Bergstrand dei Meshuggah (già al lavoro con Strapping Young Lad e Devin Townsend) ai Dug Out Studios, che miscela a perfezione elementi della musica estrema come thrash e death, ovviamente in un'accezione che solo gli scandinavi sanno ottenere e che richiama fortemente alla memoria i momenti migliori degli Edge of Sanity.
Poi, il lampo di genio dei Satariel: come far sì che un disco molto carino ma comunque di una band sconosciuta e difficilmente notabile nel marasma delle centinaia di uscite annue possa essere notato e magari acquistato da più persone? Ed ecco che come per magia dai solchi digitali del cd esce funerea e mistica come sempre la voce di...è lui o non è lui? cerrrrrrrrrto che è lui! Signori, ecco a voi Mr. Messiah Jan Alfredo Marcolin!
Sissignori, il panciuto golem lancia-incantesimi storica voce dei Candlemass e Memento Mori partecipa come guest a tre brani, due dei quali persino scritti da lui, emergendo come un raggio di luce che squarcia il buio abissale creato dai Satariel ed ovviamente disegnando sul mio viso un sorriso ebete quanto stolto che denota tutto il mio amore, persino fisico, per il mitico frate ciccione dalla voce più bella che tempo ricordi.
Non a caso le due canzoni da lui curate sono tra le più belle, ovvero il bestseller "The Sun is Grey" e la cadenzata "Holy Trinity", insieme al trittico iniziale Satariel 100% composto da "Sodomy Eve", "Coffin Gateways" e "Stranger World."
Cosa non va in questo disco? Non tutti i brani sono all'altezza purtroppo, mentre solo i testi scritti da Marcolin sono belli, infatti i restanti nove sono a dir poco pietosi, cosa che anche se non fondamentale certo non aiuta il disco nella valutazione.
Ad ogni modo vi consiglio vivamente di ascoltarli...emozioni assicurate!!!
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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