Per parlare di
“Third Age” potrei semplicemente rimandare alla recensione del precedente full-length
“Second Age”. Non è infatti cambiata di una virgola la proposta dei
Realms Of Odoric - non che mi aspettassi qualcosa di diverso - e “la colonna sonora per immagini” firmata da
Arkadius Antonik e
Kris Verwimp giunge così all’epilogo (?) senza stravolgimenti o particolari sussulti.
Musicalmente parlando, i nomi di riferimento sono sempre quelli: Two Steps From Hell,
Hans Zimmer, Howard Shore e tutti gli altri compositori “nobili” legati ai kolossal hollywoodiani. Si passa così dall’epicità ai massimi livelli (
“Odoaric Overture”, “The Coming Scourge”) a episodi più introspettivi (
“Arma’s Demise”, The Quickening”, “Last Preparations”), da tracce battagliere (
“Interstellar Wanderings”, “Ride Of The Monoliths”) a brani incentrati su elementi pulsanti di natura elettronica (
“The Cimbric Metropolis”, “Powering The Grid”).
Probabilmente “il meglio” lo troviamo alla fine - penso alla snella e dinamica
“Activating The Snakehenge” o a
“The End Of All”, con le voci in primo piano - e pazienza per qualche frammento sonoro al limite del plagio (
“Aenea’s Fight” rievoca in maniera un po’ troppo smaccata l’OST de
“Il Codice Da Vinci”): quello che è certo è che
“Third Age” è tutto fuorché un disco fatto tanto per fare.
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