I Pernicion sono un duo proveniente dalla terra d'Albione che debutta sulla scena con questo "Seek What They Sought", un disco che fin dalle battute iniziali mostra di essere saldamente ancorato alla tradizione death metal più pura ma riuscendo comunque a non suonare datato o come spesso accade a suonare come l'ennesima copia di grandi band del passato: punto di forza del disco sono infatti le chitarre dall'accordatura molto bassa e una produzione al passo con i tempi, dal sound robusto e compresso ma non artificiale, capace di donare profondità ed il giusto corpo ai pezzi del disco. Il songwriting dei Pernicion si basa su una buona dose di groove che bene si evince dal rifferama di Anil Carrier, che oltre alle chitarre si occupa di tutto il comparto strumentale del disco, capace di giocare con tempi ed atmosfere diverse e senza dimenticare di dare il giusto spazio alla melodia: "Seek What They Sought" scorre via bene per tutti i 27 minuti della durata, durante i quali vi ritroverete a passare da sfuriate di tupatupa e doppia cassa a break che mettono a dura prova la resistenza del vostro collo, fino a rallentamenti carichi di groove. In tutto questo va segnalata anche l'ottima prova dietro al microfono di Dan Benton, in possesso di un ottimo growl che seppure a tratti troppo monocorde è il complemento adatto alla musica dei Pernicion.
Pur non essendo di fronte ad un capolavoro nè ad un disco imprescindibile, "Seek What They Sought" è un lavoro onesto e ben costruito che regala una piacevole mezzora di death metal intrinsecamente old school ma che fa di tutto per suonare al passo con i tempi, riuscendoci senza sputtanarsi.