Sette anni sono passati dal debutto "The Obscurity Within", che ai tempi non mi colpì assolutamente a causa di un songwriting non abbastanza convincente ed ispirato. Quasi un decennio e tre album in studio dopo, la mia strada e quella degli olandesi
Entrapment (o meglio, dell'olandese
Michel Jonker in qualità di tuttofare) si incrociano nuovamente, e quindi perchè non dare una possibilità a questo
"Imminent Violent Death", quarto lavoro in studio del progetto? Nonostante i tanti anni, sono sufficienti poche note dell'iniziale "Mortality Unleashed" per rendersi conto che a livello musicale il progetto è rimasto fedelmente attaccato alla causa del death metal più tradizionalista ed ortodosso, legato per lo più alla scena scandinava e che vede in band come
Dismember e
Entombed i propri padri putativi: in generale quindi gli otto brani del disco fanno propria l'irruenza del death metal, con chitarre dal sound grezzo e ribassato che fanno bella mostra di sè, mitigando parzialmente l'assalto sonoro con cupi rallentamenti e mid tempos (vedasi "Malicious Predominance"), ma personalmente mi sarei aspettato un miglioramento ed una maggiore incisività a livello di songwriting, visto che ormai la band di gavetta ne dovrebbe aver fatta abbastanza. Purtroppo invece quello che ci si ritrova ad ascoltare è un lavoro da cui emergono in maniera lapalissiana le influenze degli Entrapment, i quali però non riescono a suonare convincenti nemmeno su questo "Imminent Violent Death": i riff suonano piatti e scontati ed i brani scorrono via inoffensivi, senza mai un guizzo interessante o senza un brano che riesca a colpire chi ascolta. Non basta nemmeno il buon lavoro in chiave solista, che si sforza di proporre assoli scevri di qualsiasi rumorismo e incentrati invece sulla ricerca melodica e sulla struttura dell'assolo stesso, per risollevare un lavoro che, per quanto sentito e genuino, non ha davvero le carte in regola per farsi notare, nemmeno tra i palati meno esigenti in fatto di death metal.
Dopo quattro dischi, gli Entrapment paiono destinati a rimanere nell'ombra ed urge un drastico cambio di rotta per potersi affermare all'interno di una scena che attualmente ha molto di meglio da offrire.
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