Nonostante un pesante cambio di line up, rispetto al disco precedente è rimasta invariata solo la sezione ritmica, la proposta dei cileni
Sol Sistere non si sposta di una virgola rispetto a quel melodic black / death metal di matrice svedese che abbiamo ascoltato in
Unfading Incorporeal Fading, un album che trasudava nostalgia da ogni poro.
Il nuovo
"Extinguished Cold Light", anche qui tre parole in stile Dimmu Borgir, dunque, si rifà, ancora, agli insegnamenti di Vinterland, Dawn e Dissection attraverso una proposta, come detto, nostalgica, senza velleità di innovazione e, tutto sommato, di discreta fattura.
I
Sol Sistere restano un gruppo sincero, un gruppo che ama quello che suona e che del melodic black conosce ogni segreto ed ogni ingrediente anche se, credo lo abbiate capito, questo genere di musica, almeno nella interpretazione che ne danno i cileni, ha già detto tutto e in questo nuovo album non troverete niente che non vi possiate aspettare da un album del genere.
Tutto questo è un male?
Francamente, se siete come me, direi proprio di no.
"Extinguished Cold Light" è un album con una buona amalgama tra melodie e aggressività, gode di una produzione molto buona ed ha una serie di brani di sicuro valore, sebbene i
Sol Sistere troppo spesso si lascino prendere la mano dalla durata delle loro composizioni, e dunque è certamente un lavoro da ascoltare e con il quale fare un bel tuffo nel passato quando in Svezia determinate sonorità erano all'ordine del giorno ed i gruppi citati più in alto rilasciavano capolavori che avrebbero segnato la musica estrema per sempre.
Se avete un po' di anni sul groppone e se custodite gelosamente dischi come "Welcome My Last Chapter" oppure "Slaughtersun (Crown of the Triarchy)", non esitate a dare una possibilità ai
Sol Sistere... non ve ne pentirete.
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