Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2019
Durata:56 min.
Etichetta:Nordvis Produktion

Tracklist

  1. EINLEITUNG
  2. DER STEPPENWOLF
  3. GIPFELSTüRME
  4. ROTGOLDENE NOVEMBERWäLDER
  5. UND DER WIND...
  6. VON WINTERWäLDERN UND MONDSCHEINSONATEN
  7. STAUB IN DER LUNGE

Line up

  • Winterherz: vocals, guitars, bass, mandolin, keyboards, electronics, drum programming
  • Thomas Birkmaier: drums
  • Markus Frey: guitars
  • Dominik Frank: guitars, vocals (backing)
  • Arvagr: bass, vocals (backing)

Voto medio utenti

Approdati alla Nordvis in occasione del precedente lavoro, i tedeschi Waldgeflüster, parola che vuol dire "sospiri della foresta", tornano ad incidere per l'etichetta di culto svedese il loro nuovo album "Mondscheinsonaten" che è il quinto per un progetto nato come one man band e poi diventato un gruppo a tutti gli effetti nel 2014 quando il leader Winterherz reclutava altri membri a tempo pieno per dare vita alle sue visioni musicali.
I Waldgeflüster si sono sempre distinti per un approccio melodico ed atmosferico al black metal tanto che, a mio avviso, classificarli all'interno di questo genere è qualcosa di piuttosto forviante: le chiare influenze che vanno dagli Agalloch agli Harakiri for the Sky passando per tutta la scena "cascadian" americana, del resto, testimoniano un approccio tanto diverso da quello, passatemi il termine, duro e puro del nord Europa e ci forniscono le coordinate di un gruppo che punta molto sul lato emozionale della sua proposta piuttosto che sulla brutalità.
Il nuovo lavoro non fa eccezione.
"Mondscheinsonaten" è un album che amalgama Black Metal, Folk, melodie sognanti ed una generale atmosfera "rilassata" in grado di scaldare l'animo piuttosto che atterrirlo con il suo gelo.
L'intento del gruppo, dunque, è quello di creare atmosfera e su questo ci sono pochi dubbi.
Il ricorso a frequenti arpeggi, l'uso massiccio di cori, la lunghezza dei pezzi che, a volte, superano i dieci minuti, le costanti incursioni in territori folkloristici sono tutti elementi che puntano proprio in questa direzione, in direzione cioè della atmosfera e delle sue implicazioni emozionali.
Ora, nel disco non mancano i blast beats o le partiture più violente, ma esse sono un qualcosa in più rispetto a tutta l'amalgama sonora che punta, invece, in tutt'altra direzione giacché l'intento dei Nostri, come ricordavo più in alto, è ben specifico e non attinente strettamente al metallo nero.
Detto tutto questo, vi chiederete come sia l'album.
Beh, se i gruppi che ho citato vi piacciono, in particolare se siete estimatori degli Agalloch, immagino non farete fatica ad apprezzare quest'album poichè, al netto di alcune forzature derivante dalla eccessiva lunghezza di alcune soluzioni, esso è ricco di belle melodie e carico di pathos emozionale con la conseguenza che i Waldgeflüster, a mio avviso, riescono benissimo a raggiungere il loro obiettivo anche se, va detto, la loro musica non brilla certo di originalità o di idee particolarmente stupefacenti.
Se invece non apprezzate questo approccio malinconico e melodico alla musica estrema, sicuramente questo non è l'album che fa al caso vostro e preferirete mettere sul piatto un Transylvanian Hunger a caso e sentirvi cattivissimi.
Ovviamente l'ultima parola spetta a voi.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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