I
TNT mi hanno “fregato” …. e con me tutti quelli che quella sera di fine aprile del 2017 avevano sperato che il ritorno del “figliol prodigo”
Tony Harnell fosse propedeutico a rinverdire i fasti, se non di “
Tell no tales” e “
Intuition”, almeno di “
Realized fantasies”, “
My religion” e “
All the way to the sun”.
Le cose sono purtroppo andate assai diversamente (fuori
Harnell e la pubblicazione di un disco parecchio deludente …) e la fruizione di questo “
Encore live in Milano”, registrazione della “illusoria” prova dei norvegesi al
Frontiers Rock Festival IV, non può che spargere un pizzico di sale su una ferita ancora aperta dal nome “
XIII”.
D’altra parte, per chi c’era e anche per chi invece questo concerto se l’è perso, è sempre molto appagante riascoltare gemme del calibro di “
As far as the eye can see”, “
Child's play”, “
Forever shine on”, “
Northern lights”, “
Intuition”, “
10,000 Lovers (In one)” e “
Everyone's a star”, eseguite con trasporto ed entusiasmo da una formazione affiatata e motivata, intrisa del chitarrismo fantasioso e ispirato di
Ronni Le Tekrø (che nell’occasione appariva come una sorta di ascetica miscela estetica tra
Punky Meadows e
Uli Jon Roth …) e della vocalità stentorea e straripante del
vocalist americano, in smaglianti condizioni di forma.
Sostenuti dalla reazione calorosa del pubblico, i
TNT forniscono dunque una prestazione di buonissimo livello tecnico ed emotivo, capace di rendere “
Encore live in Milano” un lavoro assolutamente consigliabile, utile in qualche modo a mitigare le frustrazioni patite dai tanti irriducibili
fans del gruppo, sempre speranzosi di veder ripagata, quanto prima, quella fedeltà messa a dura prova da troppi anni di “inspiegabile” mediocrità.
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