Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2006
Durata:32 min.
Etichetta:ATMF

Tracklist

  1. MEDITATIO I
  2. MEDITATIO II
  3. MEDITATIO II
  4. MEDITATIO IV

Line up

Non disponibile

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"Melencolia Estatica" è un nuovo, interessante, progetto black metal proveniente dalla nostra amata terra italica. La Aeternitas Tenebrarum Foundation ha mantenuto il massimo riserbo su questa misteriosa entità, dando forse per la prima volta la possibilità alla musica di farsi quasi completamente portavoce delle intenzioni del gruppo, al di là di sterili statement che però purtroppo anche in questo caso accompagnano l'album. Dico sul serio, non vorrei mai più leggere frasi promozionali come "senza falsa modestia, questa è una delle migliori uscite degli ultimi anni nel genere". In ogni caso tutto quello che ci è dato di sapere è che i componenti della band, che vede tra le sue fila anche una presenza femminile, sono tutti provenienti da altre realtà underground e hanno intenzione di rimanere nell'ombra per evitare l'umanizzazione sfrenata di certe band black metal, che ha portato progressivamente alla mercificazione anche di questo stile musicale. L'esempio che mi viene subito alla mente sono i norvegesi Kvist, semisconosciuta band di culto che nell'ormai lontano 1995 diede alle stampe il magnifico "For Kunsten Maa Vi Evig Vike" restando completamente nell'ombra. E il paragone non risulta del tutto azzardato visto che anche musicalmente la band nostrana ricorda l'album citato. Innanzitutto per il tasso tecnico non indifferente, cosa che nel black metal viene spesso accantonata in secondo piano. E' certamente vero che la perizia esecutiva non è fondamentale, ma quando - come in questo caso - si mette al servizio della musica può rappresentare un vero e proprio valore aggiunto: gli intricati riff di chitarra e un drumming vario e ispirato forniscono nuovi livelli di interpretazione ai brani, che di conseguenza risultano più difficili da assimilare richiedendo numerosi ascolti prima di essere penetrati a fondo. I "Melancolia Estatica" prediligono atmosfere tristi e angosciose, dove è la malinconia (e non poteva essere altrimenti) a comandare il gioco: partiture veloci in stile classico vengono sapientemente alternate a intermezzi oscuri o addirittura acustici, dove l'anima dark della band può esprimersi in tutta la tua dolorosità. Questo senso di oppressione viene aumentato anche dalla lunghezza dei quattro pezzi, che insieme superano di poco la mezz'ora. Proprio la durata, insieme a una certa prolissità in alcune parti, è il difetto principale di quest'album che per il resto può essere considerato un debutto praticamente perfetto!
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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