Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2019
Durata:43 min.
Etichetta:Independent

Tracklist

  1. THE SCULPTING HANDS OF DOOM
  2. BEAST OF FAMINE
  3. NIHIL
  4. REDEMPTIVE SUICIDE
  5. EVIGHETENS BILA
  6. NARCONEMESIS
  7. CONJURING THE CLEANSING INFERNO
  8. OF GOD'S RUINS

Line up

  • John Falk: guitars, bass, vocals
  • Fredrik Håf: vocals

Voto medio utenti

Siamo in Svezia, a metà dei GLORIOSI anni ’90, la scena scandinava è in pieno fermento e il dna del metal estremo è stato codificato … I Sacramentum hanno inciso “Far Away From The Sun”, gli Entombed “Clandestine” e i Marduk si apprestano a diventare la leggendaria macchina da guerra che dopo tante battaglie si incepperà solo trent’anni dopo nell’intento di celebrare la “vittoria” di uno scontro mai avvenuto … i Devourer si sono fermati li, hanno, giustamente, capito che non serviva nient’altro, gli ingredienti da tramandare ai posteri c’erano tutti … Se per qualcuno può essere deleterio questo immobilismo ultra ventennale, per altri, come il sottoscritto, è la pura essenza dell’estremo, della nostra storia e del nostro futuro … “Dawn To Extinction” segue di due anni l’ottimo “Across The Empty Plains” e ci ripropone il duo di Sandviken in buonissima forma con un platter leggermente più death oriented rispetto al predecessore, ma che, ovviamente, non cede di un solo millimetro in quanto a brutalità, forza distruttiva e melodie guerrafondaie. L’assalto in pieno volto di “Beast Of Famine” o “Redemptive Suicide” non è certo una sorpresa, così come non possono esserlo i riffs melodici che ne costituiscono il tappeto sonoro su cui lanciare l’assalto all’arma bianca, ciononostante l’effetto tramortente è assicurato. Se proprio vogliamo essere pignoli, in più di qualche frangente la band mi ha fatto pensare a dei Centinex che si cimentavano con il black metal, non certo un trattato di delicatezza o di inutili orpelli stilistici … quando i Devourer vogliono uscire un attimino dal seminato, come in “Evighetens Bila” lo fanno con pesanti rallentamenti di matrice doom/death americana, tanto per rendere ancora più pachidermico il proprio sound, altre volte si cimentano con alterne fortune in un death’roll a la “Wolverine Blues” come in “Narconemesis”, ma le “sperimentazioni” sono subito messe a tacere con un caterpillar intitolato “Conjuring The Cleansing Inferno” per non lasciar modo a nessuno di poter muovere alcun tipo di critica all’integrità della band … “Dawn To Extinction” è un album, semplice, selvaggio, spaccatutto, tritaossa e soprattutto genuino e onesto ! In un mondo musicale sempre più plastificato e finto, in cui il metal purtroppo non fa eccezione, vedere che esistono ancora dei gruppi come i Devourer fa veramente bene al morale e accresce a dismisura la fiducia per il futuro, sempre che l’occhio sia ben ancorato al passato …

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