Per fortuna ci sono gruppi come gli
Asomvel che rendono ancora ardente la fiamma dei leggendari
Motorhead.Inutile girarci intorno, la band inglese col nuovo "
World Shaker" ci presenta quello che sarebbe potuto essere tranquillamente un album postumo della band di Lemmy
Ok, lo ammetto, sono un fan sfegatato dei
Motorhead e ho pure aperto la pagina Fb dell' " Asomvel Italian Fan" ma è innegabile che l'ultimo lavoro della band inglese sia un fottuto album di heavy-rock suonato con passione, sudore, dedizione e tanta - giusta - attitudine.
Il power trio, con alla batteria il nuovo arrivato
Jani Pasanen che ha sostituito
Jay Hope, ci spara addosso 11 proiettili di speed-metal dominato dal suono roboante del basso - come il miglior
Lemmy avrebbe fatto -, da riff veloci e precisi e da un drumming arrembante, il tutto condito da vocals solo leggermente abrasive ma assolutamente speculari al sound proposto.
Le melodie sono secche, decise, con le chitarre ed il basso all'unisono che creano un vero e proprio muro di suono, i solos sono brevi e veloci, i cambi di tempo quasi inesistenti, ogni canzone è come una molla tesa e pronta ad esplodere, la velocità la fa da padrona anche se talvolta come in "
Payback's A Bitch" è la vena più rock'n'roll ad essere predominante.
L'ombra dei seminali
Motorhead appare in tutta la sua furia in pezzi quali "
The Nightmare Ain't Over", "
Running The Gauntlet", nella fulminea "
Every Dog Has It's Day" e nel bellissimo mid-tempo "
The Law Is The Law" che mi ha ricordato "
The Chase Is Better Than The Catch".
World Shaker è un disco derivativo? Si.
Puzza di Motorhead lungo un miglio? Si.
E' privo di virtuosismi e i riff sono semplici e diretti? Si.
Echissenefrega????
World Shaker, come dice il titolo stesso, vi scuoterà dal profondo, facendovi battere il proverbiale piedino, roteare la testa ed alzare i pugni al cielo .. serve dire altro?